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Mafia e scommesse on line in Sicilia: altri 21 arresti tra cui il vicesindaco di Misterbianco

Le mani della mafia sui soldi delle scommesse online gestite in modo illegale dai clan del Catanese. Questa mattina sono state arrestate altre ventuno persone legate all'operazione Gaming on line. Lo scorso 14 novembre è stato svelato il grande business delle cosche in Sicilia ma anche in Calabria e Puglia  legato alla raccolta illegale della scommesse online.

Questa mattina, su delega della Dda di Catania, militari della guardia di finanza con il servizio centrale investigazione criminalità organizzata, i carabinieri hanno arrestato ventuno persone accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere per l’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e intestazione fittizia di beni, connessi alla gestione illecita d’imprese in Italia e all’estero.

Tra gli arrestati c'è anche il vicesindaco di Misterbianco, Carmelo Santapaola. Gli è contestato il reato di intestazione fittizia di beni, in qualità di titolare di fatto, assieme ai fratelli Placenti, dell''Orso Bianco Caffè', locale in contrada Monte Palma già sequestrato il 14 novembre scorso. Il Gip ha disposto per lui gli arresti domiciliari.

Gli indagati si sarebbero occupati dell’acquisizione di licenze e concessioni governative utilizzate per le attività di giochi e scommesse a distanza, effettuate aggirando la normativa nazionale di settore, quella fiscale e quella anti-riciclaggio, quella sulle misure di prevenzione patrimoniali, anche attraverso l’intestazione fittizia di beni e società, di delitti contro il patrimonio e per acquisire la gestione o il controllo diretto ed indiretto delle attività imprenditoriali attive nel settore dei giochi e scommesse a distanza in Sicilia.

Le ordinanze di custodia cautelare di oggi sono la prosecuzione dell’operazione eseguita lo scorso 14 novembre, con l’emissione, da parte della procura etnea, di un fermo nei confronti di altre persone, alcune della quali sono ritenute interne al clan Santapaola-Ercolano.

La guardia di finanza ha eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni, in Italia e all'estero, per 70 milioni di euro.

 

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