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Confindustra etnea: futuro a rischio per 300 lavoratori

Si tratta di dipendenti che lavorano in aziende per l'assistenza ad anziani, disabili e minorenni. L'allarme: "Grave crisi a causa del mancato pagamento, dal marzo scorso, di crediti per oltre tre milioni di euro"

CATANIA. E' a rischio il futuro di circa 300 operatori per l'assistenza ad anziani, disabili e minorenni che lavorano in aziende convenzionate col Comune di Catania.
E' l'allarme lanciato dalla sezione Strutture socio-assistenziali di Confindustria che "segnala la grave crisi gestionale in cui versano le imprese del settore a causa del mancato pagamento, dal marzo scorso, di crediti per oltre tre milioni di euro".
"Le imprese hanno ormai dato fondo non solo alle proprie riserve - osserva Confindustria in una lettera all'amministrazione comunale - ma anche alle linee di credito presso gli istituti bancari e, dal mese di ottobre, pur dovendo garantire i servizi per effetto delle convenzioni sottoscritte, non saranno più in grado di corrispondere le retribuzioni al personale e di far fronte agli adempimenti connessi. La specifica natura delle imprese di questo settore - si sottolinea nella missiva - espone le stesse ad un maggior rischio di collasso economico e finanziario, con gravi conseguenze sull'erogazione di servizi essenziali alle fasce più deboli e la possibile perdita di posti di lavoro".
Le imprese chiedono quindi "un incontro urgente con il sindaco e con gli assessori di competenza per cercare di individuare una soluzione al problema".

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