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Marano: "Interventi per Etna Valley o sviluppo fermo"

Lo afferma la candidata alla presidenza della Regione, al termine dell'incontro, organizzato dai lavoratori, che si è svolto questa mattina alle Ciminiere di Catania

CATANIA. "Oggi tutti i miei avversari hanno disertato il confronto sul futuro della microelettronica, settore strategico per lo sviluppo dell'isola sul quale gravitano diecimila famiglie. Prendo atto, con amarezza, che gli elettori non sapranno cosa prevedono i programmi di Micciché, Crocetta, Musumeci o Cancelleri per risolvere problemi concreti dei siciliani". Lo afferma Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione, al termine dell'incontro, organizzato dai lavoratori, che si è svolto questa mattina alle Ciminiere di Catania. "Senza interventi mirati l'Etna Valley si trasformerà nell'ennesima promessa mancata di sviluppo - aggiunge - La Regione dovrà dare convenienza alle aziende, ma gli investimenti pubblici, che fino ad oggi non hanno prodotto i risultati per cui erano stati studiati, dovranno essere concessi solo con vincoli di restituzione e risarcimento, per evitare che le imprese utilizzino la strategia del mordi e fuggi". "La presenza di StMicroelectronics sul territorio è sempre più fragile, con un nuovo piano strategico in via di definizione, che rischia di aggravare ulteriormente la già difficile situazione occupazionale - spiega - Micron, frutto di una scelta deliberata di St che con una cessione di ramo d'azienda si è alleggerita dei dipendenti, occupa 400 lavoratori, senza uno straccio di piano industriale e con esuberi annunciati. Per 3Sun bisogna invertire la rotta: finanziamenti pubblici solo per fare crescere filiera completa. I pannelli solari dovranno esse studiati, brevettati e prodotti qui, facendo sistema tra università e industria". "Il governo regionale - conclude Marano - dovrà fissare un incontro presso il Mise, che veda coinvolti la STMicroelectronics e la Micron Semiconductor, intervenendo con tutti gli strumenti necessari per tutelare e fare sviluppare questa realtà industriale".

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