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Servizio soppresso al Policlinico Paziente si rivolge alla Procura

A denunciare la vicenda è un trentatreenne catanese, R.Z., affetto da talassemia major sin dal 1980: "Non posso scegliere dove curarmi"

CATANIA. «È stato calpestato il mio diritto di scegliere la struttura sanitaria in cui curarmi: presenterò un esposto alla procura di Catania». A denunciare la vicenda è un trentatreenne catanese, R.Z., affetto da talassemia major sin dal 1980. E sin dal momento della scoperta della malattia, il trentatreenne è stato in cura al Policlinico Vittorio Emanuele.
«Ma a seguito dei tagli sulla spesa sanitaria decisi dalla Regione – ha raccontato la vicenda Massimo Gozzo, il legale di R.Z. -, il servizio di talassemia al Policlinico è stato soppresso e nonostante le richieste per ottenere cure all’ospedale ”Garibaldi”, ben tre, ha ottenuto solo dinieghi». Così il trentatreenne, ha deciso di affidarsi ad un legale per far valere i propri diritti circa la libertà di scelta della struttura in cui ottenere le cure, per la malattia da cui è affetto. «A differenza di quanto accaduto alla persona che difendo – ha continuato Gozzo -, è stato rispettato tale diritto ad altri soggetti affetti dalla stessa identica malattia, e che erano in cura, proprio come il mio cliente, al Policlinico sino a che la Regione non decidesse per l’interruzione del servizio a causa dei tagli». L’avvocato ha annunciato che è stata presentata una istanza scritta per verificare i criteri adottati dall’azienda ospedaliera “Garibaldi” per l’inserimento dei soggetti affetti dalla malattia specifica nei programmi di cura. Ed è anche stato informato l’assessorato regionale alla Salute per ciò che è accaduto. «Martedì – ha annunciato l’avvocato Massimo Gozzo -, presenteremo un esposto alla procura di Catania. Al giorno d’oggi è assurdo ed inammissibile che, in un paese civile e democratico come il nostro, un cittadino e contribuente non possa esercitare il proprio diritto di libera scelta del centro di cura ma, piuttosto, debba lottare per trovare assistenza. Una situazione che aggiunge ulteriore sofferenza ad uno stato di salute già precario».

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