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Provincia, il giudice "congela" il risarcimento-Ifi

Accolta la richiesta di sospensiva presentata dall’ente in attesa di pronunciarsi su un'istanza di frazionamento del debito

CATANIA. Almeno per una volta, un'azione giudiziaria sembra dare ragione all'amministrazione provinciale. E allontana il pagamento del risarcimento-record da 23 milioni di euro all'Ifi. Il giudice civile della sezione distaccata di Mascalucia, competente sui ricorsi dell'ente che ha sede nel Centro direzionale di via Nuovaluce a Tremestieri, ha infatti concesso una sospensiva dell'indennizzo in attesa di pronunciarsi su un'istanza di frazionamento del debito.
In pratica, si tratta della stessa richiesta respinta nelle scorse settimane ma adesso è intervenuto un fatto nuovo: l'approvazione consiliare della delibera di riequilibrio finanziario che, in base a una recente norma nazionale, avvia una procedura per lo "spezzatino" dei pagamenti nei prossimi cinque anni. In base a questo, il magistrato ha sospeso l'esecutività del suo verdetto per il quale l'Ifi tramite ufficiale giudiziario aveva già presentato il conto alla Tesoreria provinciale. Oggi, dopo la sospensiva, la questione dovrebbe essere discussa nel merito sempre a Mascalucia.
La Provincia vede, quindi, uno spiraglio nel "caso-Ifi". Il presidente dell'Aula di Palazzo Minoriti, Giovanni Leonardi, ha fissato per stamattina una conferenza dei capigruppo nella quale discuterà del calendario di lavori per novembre quando, salvo sorprese positive dal Tribunale, sarà necessario discutere della dolorosa "presa d'atto dello sforamento del patto di stabilità". Il che comporterebbe, tra l'altro, il blocco della spesa corrente e il congelamento delle stabilizzazioni dei precari, oltre al taglio del 30 per cento delle indennità per Giunta e Consiglio: tutte misure già scattate in via precauzionale, ma che diverrebbero definitivamente operative nel caso in cui fosse necessario pagare "tutto e subito" il mega-debito da 23 milioni. L'ostacolo, comunque, verrebbe aggirato se al contrario fosse concessa la rateizzazione. 

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