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A Santa Maria di Licodia guerra per un posto al centralino

Il posto è vacante, ma da quattro anni il primo della graduatoria non può prendere servizio in quanto - nel frattempo - l’ufficio è stato abolito. Parte una causa

SANTA MARIA DI LICODIA. Centralinista del Comune di Santa Maria di Licodia, un piccolo comune della provincia di Catania, lascia il posto vacante per raggiunti limiti di età, ma da quattro anni il primo della graduatoria non può prendere il suo posto, in quanto - nel frattempo - l’ufficio è stato abolito.

Luca Palumbo, ipovedente quarantenne di Paternò, sposato e padre di cinque figli, non si è perso d’animo e ha presentato ricorso al Tribunale del lavoro, che gli ha dato ragione in prima e seconda istanza. Adesso il ricorrente attende l’esito della Cassazione che terrà udienza il prossimo 10 novembre.

«Chiedo che una cosa molto semplice e a questo punto ovvia dopo le sentenze in mio favore - dice profondamente amareggiato Luca Palumbo - che venga rispettato il mio diritto palesemente violato. Ho avuto modo di incontrare il sindaco Toto Mastroianni, il quale mi ha assicurato l’assunzione, ma fino adesso non è successo nulla. Sono pronto ad andare avanti fino all'ultimo grado di giudizio per vedere rispettato questo mio sacrosanto diritto al lavoro».

Il sindaco Totò Mastroianni: «Anche se avessimo le disponibilità economica, non potremmo assumerlo perché sforeremmo il patto di stabilità. In secondo luogo non potremmo avere quella figura di centralinista perché anni addietro l'ex sindaco Salvo Russo, ne ha disposto l'abolizione. Se la Cassazione darà ragione a Luca Palumbo, vedremo come risolvere la questione».

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