ACIREALE. Il risultato delle Regionali restituisce ad Acireale una situazione politica che di fatto fotografa i cambiamenti e gli spostamenti di forze avvenuti negli ultimi mesi in Consiglio comunale: il Pdl praticamente dimezzato, Udc e Mpa-Pds in forte crescita, sinistra praticamente cancellata. Il partito azzurro, infatti, è passato dagli 8.408 voti delle ultime Comunali ai 4.160 delle Regionali; di contro, l’Mpa sale dai 3.870 voti del 2009 ai 5.310. Particolare il caso dell'Udc, che alle ultime Regionali si è affermato come secondo partito cittadino dietro l’Mpa con 4.551 voti: tanti in più rispetto ai 1.558 che la lista dello scudo crociato collezionò nel 2009, ma allora tutto il gruppo di Basile che oggi compone il partito in Consiglio comunale era appena fuoriuscito da Mpa e si presentava con due liste civiche che insieme raccolsero 5.338 voti.
Il sindaco, però, pur ammettendo la inequivocabile sconfitta, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Rispetto alla media regionale, qui il Pdl ha tenuto meglio - spiega - e la crescita degli altri partiti si spiega anche con il forte effetto traino dei candidati locali: D'Agostino per l’Mpa, Nicotra e Primavera per l'Udc". Il calo, afferma il sindaco, va poi proporzionato anche al calo di affluenza, che in città c'è stato ma, anche in questo caso, inferiore alla media regionale: dal 76% circa delle ultime regionali al 61: "Non penso che questi dati debbano spingere a una qualche modifica dell'attività amministrativa - conclude Garozzo - però una riflessione ci vuole, all'interno del partito e della coalizione".
Chi piange davvero, rispetto alle comunali del 2009, ultima tornata elettorale in città prima delle regionali, è il Pd, precipitato dai 2.501 voti delle Comunali agli 868 delle Regionali.
Caricamento commenti
Commenta la notizia