Catania

Sabato 05 Ottobre 2024

Senato accademico, invito al rettore a limitare l’attività

CATANIA. Il Senato accademico ha chiesto al rettore di «limitare, fino all'elezione del suo successore, la propria attività istituzionale a quella ordinaria, indifferibile e necessaria». L’iniziativa ha trovato immediata sponta nel sindacato e a questo punto il rettore ha deciso di dire la sua. «La lettura della nota inviatami dai rappresentanti delle sigle sindacali Flc Cgil, Cisl Università, Uil Rua e Snals Università - dice Antonino Recca - mi lascia particolarmente sorpreso e dispiaciuto. In particolare, crea notevoli perplessità il passaggio, presente nella nota, nel quale viene messo in dubbio il legittimo operato del Senato accademico, che ha approvato una mozione con cui chiede al rettore in carica di limitare, fino all'elezione del nuovo rettore, la propria attività istituzionale a quella ordinaria, indifferibile e necessaria. Da un'attenta lettura della mozione del Senato, approvata subito dopo che il decano ha comunicato la data del 21 febbraio 2013 per lo svolgimento della prima votazione per l'elezione del nuovo rettore, appare chiara l'intenzione dell'organismo di richiedere al rettore - in un momento eccezionale e particolarmente delicato per la vita istituzionale dell'Ateneo, essendo ormai prossima la tornata elettorale per il nuovo rettore - di evitare di porre all'ordine del giorno argomenti concernenti il progetto dei prossimi anni, che è giusto siano lasciati al libero dibattito dei candidati alla carica rettorale, sotto la guida autorevole del decano Marino».
In altre parole, ciò che si chiede al rettore in carica è di non entrare «a gamba tesa» nelle prossime elezioni del suo successore ossia fino a febbraio 2013 e senza alcun rischio di paralisi dell'Ateneo, come singolarmente paventato nella nota sindacale.
Per evitare di continuare ad andare avanti per vie epistolari, il rettore ha invitato le organizzazioni sindacali a partecipare all'incontro del 7 novembre prossimo durante il quale si discuterà anche della situazione occupazionale dei lavoratori ex Coem ed ex Marketing Sud, perché questo appare il nocciolo della questione.
Intanto dall’Ateneo giunge conferma «che le procedure per le recenti nomine universitarie sono state eseguite nel più rigoroso rispetto delle leggi, dei regolamenti e dello statuto vigente», in risposta all’iniziativa del segretario generale della Uil-Rua, Nino Gatto, che aveva sollevato dubbi in ordine alla legittimità della nomina del direttore amministrativo (2009), e del direttore generale dell'Università (2012), inviando una nota sia alla Corte dei Conti che alla Procura della Repubblica etnea».

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