CATANIA. Un debito fuori bilancio da 22 milioni di euro per il Comune di Catania. La vicenda comincia nel 1989, quando il Comune compra alloggi e altri immobili nel rione Librino, per fare fronte all'emergenza sfratto. Il Comune paga, in lire, l'equivalente di 5,8 milioni di euro, il 90% dell'importo, impegnandosi di versare il restante 10%, circa 650 mila euro, nel 2004. Ma al momento del saldo l'Ente non paga e apre un contenzioso con l'impresa. Ma perde. Il Tribunale condanna il Comune non solo al risarcimento dei danni, che per i 650 mila euro non versati è di 5,2 milioni, ma ritiene il contratto di vendita insoluto e dispone la restituzione degli immobili. «Adesso - spiega l'assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi - o paghiamo nuovamente tutti gli immobili o li restituiamo. Ma le case sono abitate da 138 famiglie, e alcuni degli inquilini hanno riscattato l'appartamento, comprandolo, ed è di loro proprietà. Quindi nel bilancio 2012 noi dobbiamo prevedere 22 milioni di ulteriori debiti». Contro la sentenza esecutiva del Tribunale il Comune ha annunciato ricorso.