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Bilancio, la maggioranza diserta l’aula A Trecastagni in arrivo il comissario

Doveva essere approvato entro il 31 ottobre. Botta e risposta tra Ragusa e il sindaco

TRECASTAGNI. Il Bilancio comunale era legato ad un filo, che, forse, e a torto, il sindaco Pippo Messina, riteneva di acciaio: l'approvazione da parte dell'aula consiliare della delibera di giunta che chiedeva la ridetermina delle aliquote sull'Imu, con aumento per la prima casa al 6 per mille e seconda casa al 10,60%, pari ad un introito per le sofferenti casse comunali di un milione e 306 mila euro. Ma, a causa di una non ben identificata "epedemia trecastagnese", alcuni consiglieri comunali della maggioranza, il 31 ottobre scorso - termine ultimo imposto, a tutti i comuni, dal Ministero dell'Economia - hanno disertato l'aula, lasciando il sindaco e la sua giunta in balia dell'opposizione, la quale, abbandonando l'aula, ha fatto mancare il numero legale per arrivare alla votazione. «Una parte - dice il sindaco - dei fondi derivanti dall'Imu, sarebbe servita per pagare gli stipendi ai 28 precari comunali. Inoltre il comune è ancora senza bilancio». Intanto, l'amministrazione comunale, Cgil, Cisl e Uil, le Rsu, assieme ai dirigenti del comune pedemontano e ai 28 precari, hanno firmato un protocollo d'intesa, che permette di non licenziare nessuno dei lavoratori interessati che con un "Contratto di solidarietà" riceveranno, quando sarà possibile, gli stipendi, e non prima del 2013, ammesso che il presidente della Regione Rosario Crocetta riesca a trovare una soluzione definitiva per i precari comunali, che in tutta la Sicilia sono oltre 22 mila. Martedì s'insedierà a Trecastagni il commissario ad acta inviato dalla Regione per sbrogliare la ingabugliata matassa del bilancio. E tutto questo, accade a sei mesi dalle prossime elezioni amministrative, scadenza elettorale, che spiegherebbe l'"epidemia" del 31 ottobre.

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