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Garibaldi, addio Pronto soccorso

Rivoluzione in piazza Santa Maria del Gesù. Il consigliere comunale Francesco Navarria: al suo posto nasceranno strutture commerciali e palazzine residenziali

CATANIA. "Il centro cittadino rimarrà senza Pronto soccorso. E al posto del Garibaldi nasceranno strutture commerciali e palazzine residenziali. Uno scandalo quella delibera di variante approvata mercoledì sera dalla maggioranza in Consiglio. Si consente la costruzione di edifici a Nesima per l'amministrazione e, appunto, per il dipartimento di Emergenza. Contestualmente alla loro apertura, però, saranno chiusi quelli di piazza Santa Maria del Gesù".
Francesco Navarria è infuriato per gli esiti della seduta di mercoledì - "i miei colleghi si preoccupano che non si perdano finanziamenti e dicono di avere a cuore la salute di chi viene da Paternò o Misterbianco, ma dimenticano i cittadini catanesi che nei prossimi anni perderanno pure il Vittorio Emanuele" - e non s'è certamente placato dopo la riunione di ieri mattina: "Erano in discussione il riordino delle aziende partecipate, ma non s'è fatto nulla sulla base di una pregiudiziale del capogruppo Pd Saro D'Agata che, come già avevo chiesto io, ha chiesto l'esibizione in aula di una nota della Corte dei Conti, finora occultata, sullo stato finanziario del nostro ente".
Lunedì, sempre nella tarda mattinata per risparmiare sugli straordinari dei dipendenti comunali, il Consiglio tornerà a riunirsi per discutere di partecipate e di quella storia infinita chiamata "Rendiconto 2011", sempre in attesa di parere dai revisori dei conti. Navarria, però, non intende passare avanti dimenticando lo "scandalo di Nesima". Spiega: "A fronte della costruzione di quei due edifici, la città sappia che in piazza Santa Maria di Gesù sarà aperto al pubblico solo un centro di prima assistenza sanitaria che è cosa ben diversa da un Pronto soccorso. Non si sa, invece, che fine farà la palazzina storica recentemente restaurata nella quale sono ospitati gli uffici amministrativi dell'Azienda Garibaldi. Ancora più inquietante, poi, è il fatto che il nuovo Piano regolatore preveda l'abbattimento degli attuali plessi ospedalieri e la destinazione di quell'area per il 30 per cento a centro commerciale, per il 70 a case".
Sempre più convintamente all'opposizione di Stancanelli, quindi, l'ex esponente del Pdl. Navarria, attualmente iscritto al gruppo misto ma impegnato in campagna elettorale a favore dell'Udc Lino Leanza, nega il suo imminente trasloco nella "casa" neodemocristiana: "Non credo nei partiti, semmai nelle persone. Per questo, sostengo Leanza che ha mandato a casa Raffaele Lombardo e ora spero faccia lo stesso con questo sindaco. All'Udc, però, non mi iscrivo. Non vedo perchè dovrei farlo con un segretario provinciale (Salvo Calogero, ndr) impegnato a tenere riunioni per annunciare assieme a un onorevole (Marco Forzese, ndr) la costituzione di un gruppo a Palazzo degli Elefanti, senza tenere conto che attualmente dispone di un solo consigliere (Marcello Bottino, ndr), né avere mai chiesto il parere dei cinque consiglieri vicini a Leanza".

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