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Musumeci «saluta» il Comune E il Pdl perde il vicecoordinatore

Gabriele Cataldo prende il posto lasciato libero dal deputato de La Destra

CATANIA. Nello Musumeci, leader di opposizione all’Ars, ha lasciato ieri il Consiglio comunale. Dimissioni, come quelle dello «stancanelliano» Gianfranco Romano che ha invece rotto con il Pdl, di cui era vicecoordinatore provinciale, per aderire al movimento «Fratelli d’Italia», guidato da Ignazio La Russa.
Romano ha diffuso una lettera per rendere nota la propria decisione, mentre Musumeci ha ufficializzato in Aula la rinuncia a Palazzo degli Elefanti. L’ex presidente della Provincia, fresco di corsa per la guida della Regione, ha detto di non ritenere «compatibili la presenza all'Assemblea regionale, almeno in questa fase di esordio della legislatura, con le mie funzioni di consigliere comunale». «Ho creduto di svolgere il mio ruolo — ha proseguito il deputato de La Destra — col massimo della dedizione, con scrupolo e coscienza, nell’interesse esclusivo della mia città. Mi sentirei perciò in colpa se, proprio nell’ultimo scorcio di consiliatura, dovessi venir meno all’impegno fin qui profuso».
A Musumeci, cui subentra il sindacalista Gabriele Cataldo, è stato rivolto in serata un messaggio di saluto da Raffaele Stancanelli, suo avversario nelle elezioni cittadine del 2008: «Per il Consiglio, è una perdita importante perché Musumeci in questi anni è stato un riferimento sicuro di passione e competenza nell’interesse della Città». «Ci guadagna, invece, l’Ars — — ha concluso il sindaco — perché Nello Musumeci saprà dare anche nel Parlamento regionale importanti contributi politici e amministrativi come ha fatto a Catania. Da sindaco, al quale l’onorevole Musumeci in questi anni non ha mai fatto sconti , dico doppiamente grazie».

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