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Paternò e Adrano invase da montagne di rifiuti

PATERNO'. Paternò annega fra i rifiuti nonostante l’amministrazione comunale e Simeto Ambiente si congratulano vicendevolmente per l'avere raggiunto nel mese di novembre una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60%. I cittadini pagano la chiusura della discarica di Motta Santa Anastasia per quattro giorni e la protesta soft dei lavoratori Gesenu, i quali, a differenza degli altri colleghi del consorzio Simco, hanno ricevuto solo il saldo delle tredicesime la vigilia di Natale (mancano all’appello le buste paga di novembre e dicembre).
«Purtroppo dobbiamo fronteggiare 16 milioni di debiti che la precedente giunta ha lasciato nei confronti di Simeto Ambiente e discarica» dice sconsolato il vice sindaco Carmelo Palumbo.
Anche ad Adrano la situazione non è migliore, dove i netturbini hanno ricevuto solo un acconto sugli stipendi di novembre e frequenti sono gli incendi nelle discariche di periferia, come quella di contrada Capici a ridosso del Cimitero. Roghi di rifiuti anche a Santa Maria di Licodia, nella zona della Fontana del Cherubino.
Intanto manca l'accordo tra Simeto Ambiente e il Consorzio Simco per la proroga del servizio di raccolta rifiuti. Il commissario liquidatore Angelo Liggeri ha annunciato la volontà di proroga sino a settembre 2013 del servizio, alle stesse condizioni del precedene contratto, con pagamento a 90 giorni delle fatture. Il presidente del Consorzio Simco, Concetta Italia ha evidenziato che la proposta potrebbe essere accettata solo in caso di recupero delle somme pregresse: 25 milioni, perché il pagamento a 90 delle nuove fatture è improponibile. La Simco ha avanzato anche l’ipotesi di un rapporto diretto con i comuni, cosa che ha lasciato perpressi i sindaci. (O.C.)

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