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Non accetta la separazione e perseguita l’ex convivente

Quarantenne in carcere per stalking, denunciato dalla donna dopo sei mesi di inferno

CATANIA. Litigavano, litigavano, litigavano. Dopo venti anni di civile convivenza con una donna, improvvisamente il feeling si è spezzato e nel mese di marzo dello scorso anno lei lo ha mollato, portandosi via i figli nati dalla loro unione.
Ma il quarantenne non ha gradito l’aut aut che gli è stato imposto da quella che avrebbe dovuto considerare ormai l’ex compagna e per quest’ultima sono iniziati giorni di inferno per i continui «assalti» dell’uomo nel cercare di convincere la donna a ritornare con lui, richieste, a quanto pare, avanzate non sempre in maniera civile e serena.
Ed ecco che il quarantenne la iniziato a perseguitare la sua ex, innanzitutto pedinandola in maniera che lei si accorgesse che fosse seguita e soprattutto piombando in ogni ora del giorno. In questo clima di vero e proprio terrore numerosi messaggi e telefonate contenenti ingiurie e minacce.
La persecuzione ha raggiunto il culmine quando l’uomo ha minacciato di uccidere la donna con un coltello da cucina e quando l’ha costretta in più di una circostanza a fare sesso con lei.
Dopo sei mesi di inferno la donna ha deciso di vuotare il sacco e si è rivolta ai carabinieri della Compagnia «Fontanarossa», che hanno avviato le indagini per verificare se quanto da lei denunciato corrispondesse o meno alla verità. Ed era tutto vero, tant’è che quando i militari dell’Arma hanno inoltrato la segnalazione alla Procura della Repubblica, la stessa ha chiesto e ottenuto dal Gip è l’arresto dello stalker, finito nella Casa circondariale di «Catania Piazza Lanza» con l’accusa di atti persecutori e violenza sessuale aggravata, nonché di violazione degli obblighi di assistenza familiare per mancata corresponsione del denaro necessario al sostentamento dei figli.

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