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Chiaramonte Gulfi, truffatrice col pallino dei religiosi

I carabinieri sulle tracce di una catanese di quarantadue anni, che in pochi giorni ha spillato 600 euro ad una suora e ad un prete

CHIARAMONTE GULFI. Lo scorso 15 dicembre, dopo avere raggirato una suora di un convento di Chiaramonte Gulfi dalla quale è riuscita a farsi conse cinquecento euro, negli ultimi giorni ha truffato un prete di un altro comune della provincia di Ragusa. Una catanese di quarantadue anni, la quale al suo attivo annovera decine di denunce per truffa ai danni di religiosi in tutta la Sicilia orientale, ha recitato lo stesso copione di sempre, cercando di toccare le corde del cuore dei due religiosi ragusani, i quali, alla fine, non se la sono sentita di voltarle le spalle. Al parroco, come così come alla monaca, la truffatrice catanese ha raccontato la storiella di essere stata multata per mancanza della copertura assicurativa della sua auto e di avere perciò urgente bisogno di soldi per sottoscrivere una nuova polizza. Facendo leva alla carità cristiana e lasciando un numero di cellulare al quale poterla contattarla, la tratrice catanese è riuscita a farsi consegnare cento euro dal sacerdote, promettendogli che glieli avrebbe restituiti di lì a poco. Un mese dopo il parroco, non riuscendo a rintracciare la signora e venuto a sapere della truffa ai danni della monaca e ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. Inequivocabile il riconoscimento fotografico della donna da parte del reveredno. Nel frattempo, una donna di Bologna, intestataria del numero di cellulare lasciatole dalla catanese, ha contattato i militari dell’Arma della Stazione di Chiaramonte Gulfi, raccontando di avere ricevuto un’altra telefonata da parte di un prete che le chiedeva insistentemente di restituirle i soldi che le aveva prestato. I militari dell’Arma indagano per individuare la zona in cui è stato commesso il terzo raggiro.

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