CATANIA. Le Municipalità si riducono da dieci a sei, il numero dei consiglieri di quartiere pure. E poco importa a Palazzo degli Elefanti se a San Giovanni Galermo, ora accorpato al Borgo, qualcuno protesta. Il Consiglio comunale ha votato, dopo giorni di paralisi, ma non ha risolto la questione principale che riguarda poteri e risorse delle circoscrizioni. Molti, insomma, dovranno continuare a chiedersi a che servono questi enti e saranno costretti a farlo ancora a lungo: "In questa consiliatura, non ce la faremo a risolvere la questione. Non è neppure in programma", ammette Nuccio Condorelli. Il capogruppo del Pdl, poi, commenta con rassegnazione evangelica la manovra - Piano di risanamento e taglio delle Municipalità - approvata sabato: "Un calice dal quale dovevamo necessariamente bere".
Condorelli, che ricorda come sabato sia stato votato pure un ordine del giorno "con cui s'impegna l'amministrazione a stabilizzare i 180 precari dei Puc", ha concluso una fatica d'Aula e, intanto, pensa alla sfida elettorale per il Comune. Per nulla scontato che lui e l'area Castiglione-Firrarello sostengano la ricandidatura dell'attuale sindaco: "Stancanelli - afferma il capogruppo - ha scelto un altro partito (Fratelli d'Italia, il movimento di Ignazio La Russa, ndr). Adesso, quindi, il Pdl è libero di scegliere".
Separati in casa nel Pdl, gli "stancanelliani" non lasciano il gruppo consiliare - "ma se ce ne andiamo noi, sparisce" - pur parlando un'altra lingua rispetto a Condorelli. Giacomo Bellavia, "fedelissimo" del sindaco insieme con il consigliere-assessore Carmencita Santagati e con Vincenzo Castelli, ribadisce a Stancanelli l'invito a candidarsi senza tenere conto dei partiti: "Si muova da solo, con liste civiche, facendo appello ai catanesi". Bellavia, poi, sfida i colleghi a votare il Piano regolatore: "E' pronto, da cinque mesi si trova in commissione Urbanistica. Chiederò nelle prossime ore al presidente della commissione (Alessandro Porto, ex Mpa ora nell'Udc, ndr), che venga approvato in dieci giorni al massimo e che, poi, venga portato in Consiglio. Non c'è motivo di aspettare". Ancora una volta, però, bisognerà convincere i 45 di Palazzo degli Elefanti a partecipare alle sedute: "Alla fine - esclama Giacomo Bellavia - Piano di risanamento e delibera sulle Municipalità sono stati approvati da 23 consiglieri. Il problema è che all'inizio eravamo anche 30. Molti, però, hanno firmato e sono rimasti mezz'ora. Quindi, sono andati via. Solo malcostume, la politica non c'entra. Perchè, votando il riequilibrio finanziario decennale, non si fa certo un favore al sindaco".
Municipalità, da 10 si scende a 6
Previsti tagli nel numero dei consiglieri di circoscrizione. Ordine del giorno che impegna la giunta a stabilizzare i 180 precari
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