CATANIA. Sarà processato per omicidio e soppressione di cadavere Salvatore Di Grazia, il 76enne, accusato di avere ucciso la moglie, Mariella Cimò, 72 anni, al culmine di una lite per motivi economici e passionali, facendo poi sparire il corpo. La Procura di Catania, su disposizione del capo dell'ufficio, Giovanni Salvi, e del sostituto Angelo Busacca, ha chiesto il giudizio immediato. La prima udienza si terrà il prossimo 26 marzo davanti la Corte d'assise.. La donna è scomparsa dall'abitazione della coppia il 25 agosto del 2011, ma la denuncia è stata presentata dal marito il 5 settembre successivo. I due erano sposati da 43 anni, ma negli ultimi periodi c'erano stati dei contrasti tra marito e moglie, in particolare sulla gestione di un autolavaggio self service per autovetture di Aci Sant'Antonio, di proprietà della Cimò e nel quale lavorava il Di Grazia. La donna lo voleva vendere, mentre il marito era assolutamente contrario, anche perchè, sostengono gli investigatori, «utilizzava gli uffici per incontri legati a relazioni extraconiugali».
Donna scomparsa nel 2011, marito a processo
Salvatore Di Grazia è imputato di omicidio e soppressione del cadavere della moglie di 72 anni, Mariella Cimò
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