CATANIA. "La Provincia ha sforato il patto di stabilità del 2010". "Non è vero niente, sul piano sostanziale non è così. Solo alchimie contabili e giuridiche, che contiamo di chiarire lunedì mattina dinanzi alla Corte dei Conti".
I timori del presidente dell'Aula di Palazzo Minoriti, il "neo-Udc" Giovanni Leonardi, s'infrangono nelle certezze del commissario dell'ente, Antonella Liotta. A entrambi era giunto un "rilievo" della Corte, ieri al centro di una conferenza dei capigruppo che era stata convocata da Leonardi e che è servita a ridimensionare decisamente l'allarme. Antonella Liotta, che sorride amaramente ricordando "di avere ereditato pure questo problema", sottolinea: "I giudici contabili avevano chiesto di rettificare il Consuntivo 2010, rivolgendosi ovviamente all'amministrazione del tempo (quella guidata dal presidente Giuseppe Castiglione, ndr). Di fatto, la correzione è arrivata con il bilancio dell'anno successivo perchè gli uffici hanno agito in coerenza con un orientamento della Corte dei Conti dell'Umbria secondo cui il Consuntivo, una volta approvato dal Consiglio, non può essere toccato e va quindi rettificato con il successivo. Così è stato. La Provincia di Catania ha risposto ai rilievi. Sostanzialmente, peraltro, non vi è alcuno sforamento. Ci sentiamo lunedì pomeriggio...".
A chi già agita lo spettro delle sanzioni con il blocco della spesa corrente e tagli ai trasferimenti statali, l'autonomista Mimmo Galvagno - ex collega di partito di Leonardi - ribatte: "E' solo un fatto tecnico, non mi pare proprio che vi sia motivo di preoccuparsi. Il commissario ha già chiarito tutto, annunciando che la prossima settimana sarà a Palermo dinanzi alla Corte proprio per superare la questione".
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