CATANIA. Fontane di lava, cenere e più di due ore di spettacolo per la prima attività stromboliana dell'anno. L'Etna ieri mattina si è svegliata presto. Il culmine si è verificato alle 5, con alte fontane sparate dal Nuovo cratere di sud-est, quasi quota 3 mila metri, per poi concludere l'evento intorno alle 7.30. Le prime avvisaglie sono state registrate dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia già all'una di notte, con l'aumento del tremore vulcanico nella parte sommitale.
Così come nei giorni precedenti, gli esperti dell'Ingv avevano osservato una intermittente debole attività stromboliana all'interno del medesimo cratere. Insomma dopo le prove tecniche ieri mattina il vulcano è tornato a splendere di rosso fuoco alle prime luci dell'alba, regalando uno spettacolo che dal 24 aprile dello scorso anno mancava sul Mongibello. Dalla bocca eruttiva ha avuto origine una piccola colata che si è riversata all'interno della desertica Valle del Bove. Insieme al materiale incandescente si è levata una colonna di cenere che ha raggiunto, grazie anche al calore, i sei chilometri di quota. Il vento proveniente da est ha spinto la nube sul versante orientale, non compromettendo la funzionalità dell'aeroporto di Fontanarossa. «È stato inviato il bollettino all'Enac - spiega Alessandro Bonforte, vulcanologo dell'Ingv etneo - per informare l'ente della presenza di cenere a quella quota in modo da poter dirottare i voli al di fuori di quello spazio aereo». La pioggia di cenere è precipitata su un tratto dell'autostrada A-18, nel tratto compreso tra Giarre e Fiumefreddo, investendo anche i comuni di Milo, Sant'Alfio, Riposto e Macchia. La pioggia di cenere vulcanica ha interessato quasi per intero il territorio comunale, risparmiando solo le frazioni a sud, S. Leonardello e Carrubba. Nessun disagio, invece, per l’aeroporto di Fontanarossa L'evento rientra nella normale attività del vulcano, assicurano gli esperti. Dopo mesi di silenzio potrebbe aprirsi forse una nuova fase. Lo scorso anno le attività stromboliane sono state 8, a differenza del 2011 nel corso del quale ne sono state registrate ben 18. Ieri mattina all'alba lo spettacolo di lava è stato ammirato anche da fuori provincia, grazie all'assenza di nubi sono stati in tanti, fra i mattutini, a poter fotografare il risveglio del Gigante.
Schizzi di lava e tremore, ma nessun allarme. Nessun disagio per l’aeroporto di Fontanarossa
Etna, eruzione lampo dalla Bocca nuova Cenere e lapilli precipitano sul Giarrese
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