Catania

Venerdì 29 Novembre 2024

Operazione anti-racket, i nomi dei sette arrestati

CATANIA. I fermati sono Domenico Filippo e Salvatore Assinnata, padre e figlio, rispettivamente di 51 e 31 anni, Salvatore Chisari, di 35, Rosario Indelicato, di 48, Lorenzo Pavone, di 33, Pietro Puglisi, di 29, e Salvatore Scuderi, di 40. Le indagini si sono svolte in tempi brevissimi, dopo una telefonata al 112 della vittima che, in fuga, subito dopo l'aggressione ha chiamato i carabinieri per chiedere aiuto. I militari hanno accertato che l'imprenditore veniva vessato con richieste di denaro sia per lavori compiuti a Paterno, per i quali pagava i referenti della cosca Santapaola della zona, sia per lavori nel quartiere di Picanello,  zona di competenza del  gruppo criminale di Catania. La vittima era anche costretta a consegnare denaro, somme oscillanti tra i 50 ed i 200 euro, quando incontrava, anche per caso, i suoi estorsori. Tra i soprusi esercitati dalla cosca il versamento di una percentuale, variabile tra il 2% e il 3%, del valore complessivo degli appalti assegnati alla sua impresa edile o, nel caso in cui l'importo dell'appalto fosse stato di valore esiguo, la corresponsione di una somma 'una tantum' di ammontare superiore a quello percentuale. L'imprenditore fu anche costretto a saldare un debito di 4.000 euro contratto con un'azienda 'vicina alla famiglia' che l'imprenditore in passato si era rifiutato di saldare perché i lavori non erano stati eseguiti a regola d'arte. Nei suoi confronti anche un'estorsione di una tranche di 3.000 euro per fargli riavere alcuni automezzi e attrezzature del valore di 40mila euro che gli erano stati rubati. Il motivo dell'aggressione sarebbe stato il rifiuto da parte dell'imprenditore di pagarne altri 3.000 per la restituzione di merce che era stata già ritrovata dai carabinieri.

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