CATANIA. Anche ieri Santi Cascone ha continuato a lavorare su "Brt" e Piano traffico, malgrado il "disimpegno" di Mpa dall'amministrazione Stancanelli: "Resto al mio posto, peraltro sono un tecnico. Era stato Guglielmo Scammacca, però, a propormi l’assessorato. Quindi, se mi dovesse chiedere di dimettermi, lo farò. Sono onorato dell'incarico, ma non attaccato alla poltrona. Torno tranquillamente alla professione e alla docenza universitaria". Cascone, come Santi Rando e Fabio Falco, è ormai da lunedì sera un assessore "in bilico".
Il Movimento per l'Autonomia, infatti, ha rotto con il sindaco per il siluramento di Nuccio Lombardo dalla presidenza Asec - "solo un normale rinnovo di cariche perchè il mandato è scaduto", replicano da Palazzo degli Elefanti - e annunciato di volersi schierare con il Pdl e le altre forze del centrodestra a sostegno di un candidato unico per la successione a Stancanelli.
L'ingegnere "prestato alla politica" rischia di dover lasciare nelle prossime ore, senza avere condotto in porto due progetti a cui tiene tanto: "Il primo aprile - afferma Cascone - inaugureremo, nel pieno rispetto dei tempi previsti, i 13 chilometri di corsia riservata e protetta per gli autobus, la cosiddetta Brt. Questa città ha bisogno di potenziare il trasporto pubblico, facendo finalmente funzionare i parcheggi-scambiatori, e la Brt è l'unica soluzione possibile. Le alternative sono tram e metropolitana, ma costi e tempi sono ben diversi. Ancor di più, però, mi sta a cuore l'approvazione del Piano del traffico urbano, atteso dal '92. Sarebbe importante anche per ottenere finanziamenti statali e comunitari". GE. M.