TRECASTAGNI. «Cambiare tutto, per non cambiare nulla», così Stefano «Alfio» Pittera, ex assessore comunale, sintetizza l'attuale «svolta» politica di Trecastagni a pochi mesi dalle amministrative. Cinque anni fa come adesso i principali antagonisti sono il sindaco uscente Pippo Messina e Giovanni Barbagallo.
A differenza di cinque anni fa, Messina non può più contare sull'unità del centrodestra e Barbagallo deve fare i conti con altre due distinte aree politiche: Il Megafono, che manifesta un proprio progetto, e gli spezzoni della sinistra radicale che si riconoscono in Bene Comune, con Maria Rocco candidato sindaco. Ma, la candidatura di Barbagallo pesa come un macigno sul progetto civico, attorno al consigliere provinciale Edmondo Pappalardo (Pdl-An), dopo le Regionali e le Politiche non gode più dell’appoggio di Catanoso e Barbagallo. Con Barbagallo candidato, verrebbe meno la candidatura a sindaco del giovane commercialista Tuccio Catalano, sostenuta da Il Megafono.
«Ho elaborato - dice Catalano - con alcuni esperti in materia di pubblica amministrazione, un programma di sviluppo economico-sociale sostenibile per Trecastagni. La realizzazione dello stesso è stata continuamente minacciata da buona parte degli attuali politici locali, probabilmente in virtù della previsione della riduzione-eliminazione dei compensi agli amministratori. Tale determinazione, evidentemente risulta troppo ardita per coloro che dichiarano sui profili di Facebook di fare della politica la propria professione. A questo punto della campagna elettorale non mi sento bruciato».