CATANIA. Ha quasi sempre lavorato in... società, con i Tir... degli altri. Il catanese Marco Arena, 47 anni, nel sedile posteriore della vettura risultata rubata, a bordo della quale viaggiava, aveva la valigia piena di effetti personali, quasi certamente in previsione di tagliare la corda, quando i Baschi verdi del comando Gruppo della Guardia di finanza etnea lo hanno arrestato. Aveva saputo degli arresti dei sei «compari» e si preparava al peggio. Le Fiamme gialle lo hanno intercettato in un quartiere periferico del capoluogo, dove abitava. Il quarantasettenne è ritenuto implicato in una serie di furti consumati nel Messinese, nel Palermitano e nel Siracusano ai danni di autotrasportatori.
Sei i complici catanesi, arrestati nella zona del Comune di Vicari, nel Palermitano dai carabinieri delle Compagnia di Bagheria, Misilmeri e Lercara Friddi, in collaborazione con i militari del Nuclo operativo di «Fontanarossa» la scorsa settimana. Gli investigatori dell’Arma ritengono: Gioacchino Roberto Calì, Michele Rapisarda, Giuseppe Salvo, Roberto Spampinato, Gaetano Vitale e Giulio Ambra, insieme a Marco Arena, autori di nove raid. L’ultimo proprio quello commesso nello scorso fine settimana, con il furto di un Tir di derrate alimentari, per un valore di 40 mila euro, intercettato dai carabinieri nella zona di Casteldaccia.
Due indagati hanno ottenuto la remissione in libertà (Marco Giganti e Giulio D’Ambra), con l’obbligo di firma; quattro si trovano ai domiciliari (Michele Rapisarda, Roberto Sampinato, Giuseppe Salvo e Gioacchino Roberto Calì), secondo il provvedimento adottato nei loro confronti dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, dove la Procura ha coordinato l’inchiesta.
La banda catanese è accusata di avere compiuto otto raid, fra il 2011 e il 2012 - va aggiunto di Vicari - ai danni di altrettanti autotrasportatori di Tir, addetti alla consegna di generi facilmente ricettabili (in particolare veicoli industriali, attrezzature per edilizia, carburante, generi alimentari, capi di vestiario), compiendo scorribande in tutta l'Isola. In particolar: il furto di un autoarticolato avvenuto nel mese di settembre 2011 ad Alia (Messina), successivamente rinvenuto nelle campagne della piana di Catania; un tentativo di furto avvenuto la notte del 18 novembre 2011 in danno di un oleificio di Motta Camastra (Messina); il furto di due autotreni colmi di generi alimentari (valore circa 60 mila euro), commesso a Patti (Messina), nella notte del 22 novembre 2011; il furto di materiale da ferramenta (per un valore complessivo di circa 20 mila euro), subito nella notte del 5 dicembre 2011 da una azienda Messinese; il tentato furto subito la notte del 22 dicembre 2011 da una ditta di alimentari all’ingrosso di Taormina (Messina); il furto di tre saldatrici industriali e un autocarro commesso il 20 gennaio 2012 a danno di una azienda di Lentini (Siracusa); il furto di attrezzi da lavoro, di un furgone Iveco Turbo Daily e un fusto da 200 litri di gasolio commesso nella notte del 28 gennaio 2012 in danno di una ditta di Santa Teresa di Riva (Messina); il furto di attrezzi da lavoro e di materiale vario commesso il 30 gennaio 2012 all’Istituto nazionale di ricerca Alimenti e la Nutrizione di Palermo.