CATANIA. «La crisi economica non è passata. Siamo in piena fase di recessione. Basta con i proclami. Adesso servono risorse per far crescere il territorio». È quanto ha affermato Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania, durante la seconda giornata del XVI congresso provinciale della Cisl, svoltosi a Catania ieri mattina al Parco degli Aragonesi.
«Il sindacato nuovo: partecipazione è cambiamento» questo il tema-guida del ciclo di incontri, conclusosi con la rielezione dei membri della segreteria uscente e e l'elezione di Rosaria Leonardi, proveniente dalla segreteria Fai Cisl. Inaugurato venerdì, al congresso i 192 rappresentanti degli iscritti alla Cisl di Catania, le istituzioni pubbliche e le forze sindacali e imprenditoriali hanno discusso sulla crisi del Paese e sullo stato attuale del mercato lavorativo dell'isola. «In Sicilia tutti i report sullo stato di salute dell'economia e della qualità della vita danno un quadro poco rassicurante. BankItalia, fondazione Curella, Svimez concordano nel dare un quadro di sofferenza». Secondo i dati provinciali Istat 2012, rielaborati dalla Cisl, «a Catania, su 1 milione 700 mila abitanti, i disoccupati sono circa 202.900 mila: 86.900 uomini e 116mila donne». Una disoccupazione che colpirebbe tutti, seppur in misura diversa. «Insieme ai giovani sono aumentate le donne a causa dei salari bassi e della scarsa presenza di servizi per la famiglia. Di conseguenza sono le prime a venire espulse dal mercato del lavoro», continua la segretaria. Ne emerge una situazione che in questa fase di crisi economica non fa distinzioni di sesso o di età, gravando sulle spalle delle famiglie etnee.
«Chi ha una responsabilità politica e sociale dovrebbe dare un segnale forte per concentrare l'offerta lavorativa e gli investimenti, così da aumentare la produzione. Questa sarebbe la vera rivoluzione in Sicilia», afferma Maurizio Bernava, segretario generale Cisl Sicilia. «La green economy e le biotecnologie sono i settori del futuro. Nella provincia etnea siamo già avanti. Dobbiamo sfruttare meglio le sinergie con l'Università di Catania», afferma la segretaria. Non mancano i segnali positivi.
«L'insediamento della 3Sun è una delle vicende che ci ha visti impegnati con un accordo di start-up partendo dalla tutela dei diritti dei lavoratori al salario di ingresso. Fino alla stabilizzazione dei contratti. Oggi grazie alla nostra intuizione abbiamo un'azienda che occupa circa 300 giovani con contratti a tempo indeterminato», spiega la Rotolo. E sottolinea: «Non è più tempo di far valere rendite di posizione. Il benessere collettivo verrà solo se terremo comportamenti per promuovere il cambiamento».