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Pdl, La Via: appello al centrodestra sul candidato unico

L’eurodeputato: preferisco fare il capogruppo Ppe

CATANIA. "Candidato sindaco, io? Qualcuno se l'è sparata...".
Giovanni La Via elimina il suo nome dall'elenco dei "papabili" del centrodestra cittadino per Palazzo degli Elefanti. Un'idea coltivata da qualche suo amico nel Pdl, ma tagliata alla radice dall'interessato che, docente alla facoltà di Agraria, sa bene come fare...: "Io sono capogruppo Ppe al Parlamento europeo e vedo lì il mio futuro, non ha senso iniziare una cosa e interromperla subito. Diversamente, posso tranquillamente tornarmene all'Università. La politica non la faccio per lavoro". Se non fosse abbastanza chiaro, specifica: "Fare il sindaco non mi attrae".
L'europarlamentare, che è stato relatore di bilancio e riforma agricola nel corso di questa legislatura comunitaria, si tira fuori dalla competizione amministrativa ma avverte: "Il centrodestra dovrà individuare un candidato e compattarsi. E' inevitabile". La scelta, però, non ricadrà sull'uscente: "Stancanelli ha deciso di isolarsi - dichiara Giovanni La Via - andando avanti da solo, senza curarsi della coalizione. Oggi, quindi, raccoglie quello che ha seminato". Porte aperte a Salvo Pogliese, più che a Ida Nicotra: "Ho sempre detto che Pogliese sarebbe in grado di competere con Enzo Bianco e vincere. Soprattutto, però, sono certo che saprà amministrare bene perchè, oltre ad avere riferimenti importanti, conosce perfettamente sia il Comune che la Regione. Ida Nicotra è una collega docente universitaria di alto spessore, sarebbe una bella espressione della società civile, ma conosce più la teoria che la pratica dell'amministrazione".
Sui rivali di schieramento, La Via dice: "Bianco, un candidato rispettabilissimo. Ha governato bene Catania, ma oggi non sarebbe la stessa cosa perchè lo stato degli enti locali è molto cambiato da allora a ora. Non so, invece, quanto tempo dureranno i grillini. Una cosa è dire che si vuole aprire il Palazzo come una scatoletta di tonno, altro è starci. Alla prima votazione, quella per il presidente del Senato, avete visto come si sono divisi".
A sostegno di Pogliese-sindaco, il capogruppo vede un fronte che va da Mpa di Raffaele Lombardo al Pdl, a La Destra. E chissà che non si aggreghi qualche "pezzo" di Udc: "In Europa, facciamo parte del Ppe sia noi che loro. Se, poi, anche al Parlamento nazionale dovessimo ritrovarci tutti all'opposizione di una strana, improbabile alleanza Pd-Movimento 5 Stelle, sarebbe naturale per l'area Monti e il Pdl stare insieme anche a livello locale. L'Udc, peraltro, è un partito in liquefazione, mentre il Pdl è tornato a essere una forza attrattiva. Fino a qualche mese fa pochi l'avrebbero detto, ma adesso è così. Non esistono trattative con qualcuno in particolare, però mi aspetto che qualcuno passi con noi". A proposito di Udc, nessuna meraviglia per l'esclusione di Giovanni Pistorio dalla Camera dopo l'opzione di Giampiero D'Alia a favore di Ferdinando Adornato: "Era prevedibile - afferma La Via - che sarebbe finita così. Questi cambi di casacca a due mesi dalle elezioni sono sempre rischiosi!".  

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