CATANIA. Salvo Pogliese dice: "No, grazie" a Pdl e alleati. Niente candidatura a sindaco. "Ma noi non rinunciamo a chiederglielo", ribatte il coordinatore cittadino pidielle Enzo Gibiino che annuncia: "Le elezioni comunali di Catania sono sempre state strategiche. Per questo, nessuno può semplicemente dire cosa vuol fare e cosa no. Nessuna coercizione, ma la questione va affrontata come merita. Parlerò con Pogliese, ma ancor prima con il presidente Berlusconi. Lo farò la prossima settimana. Questa no, perchè vanno formati gli uffici di presidenza delle Camere e il 23 abbiamo una manifestazione importante". Il parlamentare si dice pronto alla "chiamata alle armi" per il vicepresidente dell'Ars: "E le stesse motivazioni - esclama il coordinatore - valgono ovviamente anche per Giovanni La Via (l'europarlamentare nei giorni scorsi s'era tirato indietro dal totosindaco del centrodestra, ndr)". Gibiino non esclude l'ipotesi di investitura per Ida Nicotra, ma soprattutto "socchiude" la porta a Raffaele Stancanelli: "Mai stato tranciante su questo argomento, finchè Fratelli d'Italia sta al nostro tavolo di coalizione non vedo perchè escludere Stancanelli". Il Pdl resta quindi in bilico sull'aspirante sindaco, spiazzato dal "gran rifiuto" di Salvo Pogliese che ieri ha scritto in una nota: "Soltanto qualche mese fa, ho proposto agli elettori la mia candidatura a deputato regionale e ho ricevuto da loro 12 mila consensi risultando il più votato della mia lista in provincia di Catania e fra i più votati in Sicilia. Non è dato sapere se la mia candidatura a sindaco di Catania sarebbe la carta vincente per il Pdl e la coalizione, ma certamente non sarebbe etica in quanto non terrei conto del mandato dei miei elettori. Per questo motivo, dopo un notevole travaglio, ho deciso di non accettare l'invito a proporre la mia candidatura a sindaco di Catania volendo continuare, con l'entusiasmo e la passione di sempre, l'impegno per la mia terra all'interno dell'Ars".
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