CATANIA. Il passato prossimo alla Provincia, segnato da «un quadro gestionale contabile non del tutto chiaro». Lo afferma Giovanni Leonardi che, ”scavalcando” l’ordine del giorno appena approvato dal Consiglio su buco di bilancio e «caso Ifi», ha scritto al ministero dell’Economia e alla Corte dei Conti per chiedere «l’invio di una ispezione con il compito di verificare la situazione contabile ed accertare responsabilità relative a eventuali comportamenti illeciti». Il presidente dell’Aula di Palazzo Minoriti spiega di avere deciso questa iniziativa «in relazione a quanto emerso dalle vicende contabili dell'ente nel periodo 2008-2013».
Leonardi ha rotto gli indugi invocando l’arrivo di «007» ministeriali, malgrado i suoi colleghi avessero nei giorni scorsi approvato a maggioranza (e tra molte polemiche) un documento in cui si limitano a sollecitare il commissario Antonella Liotta alla trasmissione di un dossier sul risarcimento Ifi alla Procura. Il presidente nella nota a Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti sottolinea come «il Consiglio nell'anno 2012, a seguito di sentenza della Corte di Cassazione, è stato messo a conoscenza dell’esistenza di un debito di 24 milioni di euro con l’Istituto finanziario italiano. Nulla, invece, era stato rappresentato nei documenti di programmazione economica finanziaria 2009-2010-2011, pur essendo stata notificata nel 2008 sentenza della Corte d’Appello di Messina». L’ex esponente di Mpa, ora nell’Udc, prosegue ricordando la bocciatura del Consuntivo da parte della Corte dei Conti, che ha parlato di «pratiche elusive in materia contabile», e la conseguente dichiarazione di sforamento del patto di stabilità. Proprio in considerazione di ciò, peraltro, l’amministrazione provinciale — come stabilito dai giudici contabili nella penultima pagina della loro pronuncia — avrebbe appena avviato il procedimento di recupero del 30 per cento sulle indennità di funzione e sui gettoni di presenza, percepiti in questi ultimi tre anni anche da ex componenti della Giunta e dai consiglieri.
Insomma, tormentato ”finale della storia” alla Provincia dove adesso non è neppure chiaro se Antonella Liotta sia ancora in carica, avendo la Regione approvato una legge che dispone la nomina di commissari «liquidatori» al posto di quelli attualmente in carica. Liotta, comunque, ha preso parte venerdì alla conferenza dei capigruppo, convocata per discutere della sorte dei 400 lavoratori di Pubbliservizi: «Attendiamo chiarimenti», si limita a dichiarare uno sconsolato Leonardi che preannuncia sulla questione la convocazione (forse, per il 15) di una seduta straordinaria.