CATANIA. Sei anni e quattro mesi di reclusione per tentativo di omicidio: è la condanna per l'imprenditore Maurizio Borzì accusato di avere ferito, con colpi di pistola, il 30 maggio del 2012, il collega Francesco Carlino, nel lungomare Plaia di Catania che gli era subentrato nella gestione di uno stabilimento balneare dopo una gara pubblica bandita dal Comune. La sentenza è stata emessa dal Gup Anna Maggiore a conclusione del processo che si è celebrato col rito abbreviato. Il pm Alessandro La Rosa aveva chiesto la condanna a 10 anni, con l'aggravante della premeditazione. Secondo l'accusa, Borzì avrebbe sparato a Carlino, per vendetta, perchè riteneva che il collega gli avrebbe sottratto 'ingiustamentè la gestione di uno stabilimento balneare pubblico comunale, come era invece avvenuto l'anno precedente. La difesa, che aveva chiesto la derubricazione del reato in lesioni gravi, ha annunciato ricorso in appello. Per il procuratore capo, Giovanni Salvi, è «positivo che una sentenza su un episodio così clamoroso e di grande impatto sociale sia arrivata, anche se in primo grado in meno di un anno», e si è detto «soddisfatto che il giudice abbia accolto la tesi dell'accusa, perchè vuol dire che abbiamo lavorato bene».