Catania

Venerdì 29 Novembre 2024

«Bellini», video contro i tagli alla cultura prologo al concerto di Letonja su Messiaen

CATANIA. E' toccato al direttore sloveno Marko Letonja dar voce, prima dell'avvio del concerto, all'orchestra, al coro ai tecnici e alla dirigenza tutta del Teatro Massino, intorno al crescente e disarmante disagio provocato dall'annuncio dei «tagli» regionali che rischiano, ancora una volta, di provocare pesanti ricadute sull'attività dell'ente se non, addirittura, la sua chiusura. E' stato riproposto un breve video di protesta, poi l'esecuzione dell'inno nazionale e, infine, la serata musicale ha avuto inizio.
In un'atmosfera onirica, riflessiva, profondamente religiosa ci trasportava la pagina iniziale del compositore francese Olivier Messiaen, padre delle avanguardie post-weberniane del secondo Novecento. "Les Offrandes oubliées", meditazioni sinfoniche per orchestra intorno a tre pregnanti temi del cattolicesimo - La Croce, Il Peccato, l'Eucarestia - consentivano all'orchestra stabile etnea, condotta dalla bacchetta di Marko Latonja, di suggerire una suggestiva immersione dai risvolti trascendentali.
Era poi il momento del virtuosismo violinistico della giovane artista giapponese Sayaka Shoji, alle prese con un brano poco frequentato del tardo romanticismo slavo, il Concerto in la minore, op.53 per violino e orchestra di Antonin Dvorák. Dotata di una ferrea tecnica (che le ha fatto vincere nel 1999 il prestigioso Premio Paganini) la Shoji ha affrontato la partitura con estrema disinvoltura e sicurezza; il tempo le consentirà sicuramente una maturazione espressiva che le farà raggiungere ulteriori traguardi interpretativi.
Beethoven, infine, con la popolarissima Sinfonia n.5 in do minore, op.67, affrontata da Letonja e dall'orchestra tutta con un piglio dinamico fragoroso e veloce. Certo è difficile mantenere la concentrazione in tempi così tristi ma la trionfalistica perorazione dell'Allegro finale induceva alla speranza che un futuro, comunque, ci sia.

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