CATANIA. Sono stazionarie, ma molto gravi, le condizioni di Sarath Moragoda, il cingalese di 45 anni, che ha riportato ustioni su quasi tutto il corpo nell'incendio divampato, nel tardo pomeriggio di ieri, nella sua casa di Catania in cui è morta la moglie, Maduri Warnacula, di 42 anni. Il cadavere carbonizzato della donna è stato trovato ieri con i piedi e il collo legati con filo elettrico. L'uomo è ricoverato con la prognosi riservata nell'ospedale Cannizzaro. La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio, mentre i carabinieri stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. L'incendio sarebbe di natura dolosa e sarebbe stato appiccato con del liquido infiammabile, ma in casa non è stato trovato un contenitore. Fatto che fa ritenere probabile agli investigatori la presenza di una terza persona. Sull'accaduto militari dell'Arma stanno ancora interrogando familiari, conoscenti e vicini della coppia. È stato sentito anche il loro unico figlio, un 14enne che al momento della tragedia era in parrocchia a seguire un corso di catechesi. I vicini di casa la definiscono una coppia affiatata, che si voleva bene e non si faceva notare nel quartiere, dove è presente una comunità di cingalesi bene inserita nel tessuto sociale ed economico della città. Indagano carabinieri del reparto operativo del comando provinciale e della compagnia Fontanarossa, coordinati dal sostituto Agata Santonocito.
Cingalese uccisa, restano gravi le condizioni del marito
Sarath Moragoda, 45 anni, è ricoverato in prognosi riservata al Cannizzaro. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio: potrebbe essere coinvolta anche una terza persona
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