Catania

Venerdì 29 Novembre 2024

Litiga con il cugino e gli dà fuoco, arrestato

CATANIA. Due cugini di 36 e 33 anni sono rimasti gravemente ustionati al culmine di una lite scoppiata, pare per problemi familiari, a Paternò. I due sarebbero rimasti coinvolti nell'incendio dell'abitazione di uno di loro. Il più grave è il 33enne, che ha riportato ustioni sull'80% del corpo, ed è sottoposto a intervento chirurgico nell'ospedale Cannizzaro di Catania. L'altro cugino, con 50% di ustioni sul corpo, è ricoverato con la prognosi riservata nell'ospedale Santissimo Salvatore di Paterno. Indagano i carabinieri.
La tragedia è avvenuta in via Varese 10 grosso centro agrumicolo a 20 chilometri da Catania, nell'abitazione di uno dei ustionati, intorno alle 15. I vigili del fuoco sono intervenuti per
spegnere le fiamme di un incendio, al primo piano di un edificio a più elevazioni, e hanno trovato un uomo con ustioni su alcune parti del corpo, che è stato portato nell'ospedale di Paternò. Ai pompieri, che nel frattempo hanno spento le fiamme, testimoni oculari hanno riferito di avere visto un'altra persona, che abita nello stesso palazzo, ma al piano superiore, correre fuori dell'edificio avvolta dalle fiamme, come una torcia umana. Quest'ultimo è stato soccorso e condotto all'ospedale Cannizzaro di Catania da personale medico del 118, in
elicottero. All'interno della casa in cui è scoppiato l'incendio vigili del fuoco hanno trovato una tanica contenente residuo di liquido infiammabile. Sul posto sono presenti carabinieri della compagnia di Paternò per le indagini e per ricostruire dinamica e movente dell'accaduto.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI. Un cugino che cosparge l'altro di benzina e gli dà fuoco, trasformandolo in una torcia umana, e che resta ustionato dal suo stesso gesto. È la ricostruzione della tragedia avvenuta a  Paternò, grosso centro agricolo a 20 chilometri da Catania, che ha coinvolto due cugini di primo grado: Antonino Marco Castro, di 25 anni che, secondo una prima ricostruzione fornita dai carabinieri, è rimasto vittima della furia del cugino, Antonino Marino, 36 anni. Il primo è ricoverato nell'ospedale Cannizzaro di Catania con ustioni sul 95% del corpo, e le sue condizioni sono giudicate dai medici gravissime. Il secondo ha riportato ustioni sul 15% del corpo, e non è in pericolo di vita. Resta ancora non chiaro il movente della tragedia. I due, che abitano nello stesso palazzo di via Varese 10, avrebbero avuto dei forti contrasti, e avrebbero litigato anche ieri e stamattina. Verso le 15, secondo la ricostruzione degli investigatori, Castro, che abita al secondo piano, sarebbe sceso a casa del cugino, al primo piano. Marino, che lo aspettava con una tanica di 10 litri piena di benzina, avrebbe versato il liquido infiammabile addosso al cugino, appiccando poi il fuoco. Il 25enne è uscito dal palazzo urlando, ed è stato soccorso in strada da abitanti della zona. Anche Marino è rimasto ferito dalle fiamme che si sono sviluppate, riportando ustioni agli arti. L'incendio è stato domato da vigili del fuoco, che hanno trovato la tanica. Sul posto sono subito intervenuti carabinieri della compagnia di Paternò per avviare le indagini. La posizione di Marino è adesso al vaglio della Procura della Repubblica di Catania. ARRESTO PER TENTATO OMICIDIO. È stato arrestato da carabinieri per tentativo di omicidio Antonino Marino, il 36enne accusato di avere cosparso di benzina un suo cugino, Antonino Marco Castro, di 25 anni, e di avere poi appiccato il fuoco. L'episodio è avvenuto ieri a Paterno, nello stabile dove i due abitano in altrettanti appartamenti. La vittima dell'aggressione ha riportato ustioni sul 95% del corpo e nella notte è stato trasferito, in elicottero, nell'ospedale Cervello di Palermo. Le sue condizioni sono definite gravissime dai medici. Marino è piantonato da militari dell'Arma nell'ospedale di Paternò dove è ancora ricoverato per ustioni del 15% sul corpo. Il movente, secondo quanto si apprende, sarebbe da collegare a dissidi 'condominialì tra i due: Castro, che abitava nell'appartamento sopra a quello del cugino, era accusato da Marino di essere troppo rumoroso. Dopo l'ennesima lite, il 36enne avrebbe comprato 10 litri di benzina, che avrebbe portato a casa con un tanica. Quando il cugino è rientrato gli ha lanciato contro il liquido infiammabile e gli ha appiccato il fuoco. Castro è diventato una 'torcia umanà, mentre Marino è rimasto ferito da un ritorno di fiamma.  L'arresto per tentativo di omicidio è stato disposto dal procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, e dal sostituto procuratore Marisa Scavo, ed eseguito da carabinieri del reparto operativo del comando provinciale e della compagnia di Paternò.

leggi l'articolo completo