CATANIA. Un raptus, e come tale improvviso e imprevedibile. Un attimo di follia senza un perchè. È ancora un rebus, infatti, il tentativo di omicidio compiuto da un'insegnante di 37 anni che, la notte scorsa, si è alzata dal letto si è recata nella stanza dove dormiva sua figlia di tre anni, e dopo avere preso un coltello da cucina, le ha inferto due colpi: alla gola e alla guancia. Poi ha rivolto l'arma contro se stessa tentando di fare "harakiri", fendendosi l'addome e rischiando di perforarsi un polmone. Risvegliato dal rumore il marito della donna, un impiegato di 46 anni, si è alzato dal letto e ha subito soccorso moglie e figlia, chiamando il 118: «Venite presto - avrebbe detto al telefono - mia moglie ha combinato un guaio...». Sono arrivati ambulanze e polizia. Mamma e figlia sono state portate d'urgenza all'ospedale Cannizzaro, nessuna delle due è in pericolo di vita. Alla donna è stata suturata la ferita, mentre la piccola è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico di ricostruzione facciale. La bambina ha riportato una profonda lacerazione alla gola, che per fortuna non ha leso organi vitali, e un grande taglio a una guancia, che dovrà essere ricostruita da un esperto in chirurgia plastica per ridurre lo "sfregio" che il colpo le ha procurato al viso. Sotto choc la donna, che non parla. Al personale medico avrebbe detto «io la volevo ammazzare...». Null'altro. Traumatizzato anche il marito, sorpreso dalla tragedia: alla squadra mobile della Questura, che indaga, ha detto di non sapersi spiegare il perchè, il movente che ha portato sua moglie a compiere il drammatico gesto. Ha riferito soltanto che la donna da tempo era un po' tesa, e che da alcune notti aveva difficoltà a prendere sonno. Ma nessun segnale anticipatorio del dramma. Una ricostruzione che la polizia, dopo diverse verifiche, ritiene attendibile, tanto da parlare di un raptus imprevedibile. Senza parole anche i vicini di casa della famiglia, definita «serena» apparentemente senza problemi, tanto che «nulla faceva presagire quello che è accaduto». «Li ho visti tornare ieri sera a casa - ricorda un'anziana che abita nello stesso stabile - marito, moglie e la figlia. Erano tranquilli, come sempre. Non li ho mai sentiti litigare». Un'altra donna li descrive come «così tranquilli da non farsi quasi notare». Anche per negozianti della zona «era il ritratto di una famiglia apparentemente senza problemi». Intanto la donna è stata piantonata in ospedale dalla squadra mobile della Questura di Catania che ha eseguito, nei suoi confronti, un provvedimento di arresto per tentativo di omicidio. La posizione della 37enne è al vaglio della Procura.
Tenta di uccidere la figlia di 3 anni, la madre conferma: "La volevo ammazzare"
La donna è un'insegnante di 37 anni che, in preda ad un raptus, ha poi tentato il suicidio. Adesso, è in stato di arresto per tentativo di omicidio aggravato ed è piantonata nell'ospedale Cannizzaro di Catania. La piccola, intanto, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico
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