CATANIA. «Stupito delle attenzioni di Lino Leanza e del suo Articolo 4? No. Le due soluzioni tradizionali, d’altronde, si stanno appannando».
Maurizio Caserta prova sempre più gusto a recitare il ruolo di terzo fra i litiganti, Enzo Bianco e Raffaele Stancanelli. Adesso, poi, che l’ex big autonomista ha annunciato di essere tentato dall’alleanza con il «prof», il candidato sindaco gongola. Almeno quanto basta: «Che non si tratti solo di tattica — afferma Caserta — bisogna chiederlo a loro. Molte cose dette da Leanza, però, sono perfettamente coincidenti con il mio programma. Se alla fine mi sosterranno, non lo so. E, comunque, noi non rinunciamo alla nostra identità».
Più che lambiccarsi su possibili sostenitori, il docente universitario ieri s’è preoccupato di cosa farà «nelle prossime cinque settimane che sono decisive». Qualche anticipazione: «Faremo iniziative di tipo tradizionale e no. Ad esempio, comizi in tutti i quartieri perchè vogliamo metterci la faccia e la voce. Allestiremo, inoltre, postazioni per illustrare il nostro programma che abbiamo definito delle 4 fasi, 12 punti, 100 azioni. Serviranno per tutti quelli che hanno voglia di fermarsi e approfondire la nostra proposta».
Domenica di lavoro, ieri, anche per rivedere gli elenchi dei candidati consiglieri dell’Elefantino multicolore: «La lista Per Catania Maurizio Caserta — dice l’economista — sarà in corsa non solo per il Consiglio comunale, ma anche per tutte le Municipalità». La fiducia, peraltro, va crescendo: «Le forze tradizionali non riescono a fare il pieno di consensi. Questo si sta notando sempre più, via via che la campagna elettorale procede. Esiste un’area crescente di chi vuole distinguersi, che non si riconosce in Bianco e Stancanelli ma neppure nel Movimento Cinque Stelle. Quanto sia consistente quest’area, però, non lo so». I numeri del «prof», comunque, potrebbero risultare decisivi in caso di ballottaggio. E allora cosa farà? «Per ora, stiamo lavorando per avere il massimo impatto possibile su queste elezioni. Se non dovessimo riuscire a risultare tra i primi due, solo in quel momento vedremo!».