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Crocetta garante dell’intesa di Bianco con gli «Articolisti»

Leanza: «Decisione coerente con il governo regionale»

CATANIA. Gli «Articolisti» di Lino Leanza hanno spiegato ieri mattina l’abbraccio con Enzo Bianco. Che, intanto, gongola: «Adesso, abbiamo messo il turbo». Sorridente nume tutelare della conferenza stampa, l’assessore regionale Michela Stancheris che ha ritardato la sua escursione sull’Etna per sottolineare con la propria presenza — lei, la «luogotenente» di Rosario Crocetta — quanto il governatore abbia pesato su questa intesa catanese.
Tutti d’accordo alla fine. Anche gli «stancanelliani» Valeria Sudano e Raffaele Nicotra. La vicecapogruppo all’Ars ha detto: «Credo nel progetto politico di Articolo 4, ben oltre le Amministrative». Sudano ha, poi, annunciato di avere «chiesto a Giuseppe Marletta le dimissioni da assessore nella giunta Stancanelli». Nicotra, invece, ha affermato: «Noi dobbiamo avere una sola voce e la abbiamo. Siamo stati convinti dai ragionamenti fatti con Enzo Bianco, ma garante è stato Rosario Crocetta. Mi ha, comunque, molto colpito l’idea di Sistema-Catania lanciata da Bianco». Accordi sugli assessorati, a Palermo come a Palazzo degli Elefanti ? «Soprattutto abbiamo parlato di programmi, anche se — ha risposto Nicotra — è normale che tutto questo si concretizzerà in posizioni amministrative in base ai risultati ottenuti nelle urne del 9 e 10 giugno».
Anche Lino Leanza non ha per nulla escluso presenze ”prossime venture” di esponenti del suo movimento nella possibile «squadra-Bianco», come nella giunta Crocetta: «Uno deve essere valutato — ha esclamato il leader di Articolo 4 — per quello che è. Se al Comune prenderemo consensi, se saremo determinanti, giusto che ci tocchino spazi di governo. Alla Regione, siamo stati decisivi già per l’elezione di Crocetta anche se qualcuno l’ha dimenticato. Oggi, con sei deputati all’Ars, spetta al presidente giudicare e decidere». Leanza, che ha indicato come obiettivo minimo per la sua lista «il superamento del 5 per cento», ha spiegato i motivi del «no» a Raffaele Stancanelli e Maurizio Caserta: «Sono due ottimi candidati, noi siamo stati in bilico sino alla fine. Dal punto di vista civico, sarebbe stato forse più utile appoggiare Caserta. Per storie personali, Stancanelli sarebbe stato un buon punto di riferimento. Abbiamo, però, scelto Bianco per coerenza con il governo regionale». Su questa opzione ha decisamente influito la determinazione del capogruppo «Articolista» a Sala d’Ercole, Luca Sammartino: «Catania ha bisogno di ritornare agli anni Novanta, anche se le condizioni economiche e strutturali sono nettamente cambiate. Enzo Bianco ha dimostrato di saper rilanciare questa città, adesso saprà fare altrettanto anche con l’aiuto delle idee di questo nostro movimente. Anche Caserta sarebbe stato un ottimo candidato, ma siamo forse arrivati troppo tardi. Su Stancanelli nessuna preclusione, ma rappresenta la vecchia amministrazione e l’attuale volto di Catania». 

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