CATANIA. "Adesso basta con certe caricature del Movimento Cinque Stelle. Nessuna spaccatura. E' solo che noi portiamo la democrazia alla nevrosi, perché a differenza di tanti altri consideriamo indispensabile il confronto. Su Lidia Adorno candidata sindaco, comunque, niente ripensamenti. Alle primarie, io la voterei ancora". Gianni Coppola, militante grillino "della prima ora", non ha gradito sussurri e grida di chi ha parlato di una formazione politica ormai ridotta alla rissa e pronta a fare retromarcia su Lidia Adorno, proprio quando è ormai scoccata l'ora della presentazione delle liste per le Comunali. Qualcuno racconta di riunioni ferocemente animate. Coppola ribatte: "Noi discutiamo tantissimo, continuamente, com'è giusto che sia in un movimento dal basso e orizzontale. La base, a un certo punto, ha semplicemente ritenuto che la campagna elettorale dovesse essere cambiata negli obiettivi e nella strategia, non nelle donne e negli uomini che ne sono interpreti. Abbiamo, quindi, deciso di discutere con il nostro candidato sindaco, ma nel massimo rispetto di regole e persone. In certi media, però, c'è chi ha voluto mistificare questo dibattito perché oggi massacrare M5S va di moda". Un cambio di passo alla "portabandiera", comunque, è stato certamente chiesto: "La base - spiega Coppola - ha chiesto a Lidia Adorno maggiore apertura, perché la città ha bisogno di conoscere le proposte di M5S. Fino a ieri, ad esempio, lei non è andata in tv ma ci andrà. State certi che ci andrà". "Laddove altri hanno peccati, noi invece abbiamo limiti - esclama l'esponente del M5S - Ne siamo consapevoli e proprio per questo discutiamo tantissimo, ma non mi piace che venga alterata e strumentalizzata qualunque cosa accada da noi. Né scontri, né dibattiti. Nei soliti partiti regna l'imposizione, da noi la discussione". Difficile, comunque, che alle Comunali possa essere bissato il 32 per cento dei consensi recentemente conquistato dal movimento a Catania nel voto per la Camera: "Su base locale - dichiara Gianni Coppola - il voto a M5S si ferma al 15-18%. Così è stato in Sicilia, Friuli, Basilicata, Lazio. Le Politiche sono un'altra cosa, perché abbiamo intercettato il voto di opinione. Molte persone hanno scelto M5S perché veniva visto come novità rispetto a partiti vecchi, correntizi, che da sessant'anni lacerano la nazione. Le elezioni amministrative sono un'altra cosa. E Catania, poi, è una città dalla grandi periferie come Librino. Lì, si gioca la partita. E non è certo facile. Noi siamo presenti tra la gente con i nostri banchetti, le nostre idee. Tanti limiti, lo riconosciamo. Ma anche tanta passione e sicuramente nessun peccato".