CATANIA. Vicini di Palazzo, i consiglieri provinciali tentano di accasarsi in Comune. A Catania o altrove, poco importa: una «sistemazione» va trovata, a poche settimane dal termine del mandato. Ultimo della serie. Tra i pochi a non tentare traslochi è il vicepresidente dell’Aula, Carmelo Giuffrida, che però, in omaggio alle «quote rosa», non ha resistito alla tentazione di schierare sua sorella Maria nella lista Pdl per il Consiglio cittadino. Responsabile di alcuni Centri di assistenza fiscale, divisa tra un modello «730» e un facsimile elettorale, Maria Giuffrida prova a vincere una sfida di famiglia che la vede contrapposta alla cugina Francesca Giuffrida, consigliere comunale ex Mpa e Pid, ora ricandidata sotto le insegne di Articolo 4. Un derby tra parenti: l’una schierata a sostegno di Raffaele Stancanelli, l’altra per Enzo Bianco.
Direttamente impegnati nelle Amministrative del 9 e 10 giugno, molti colleghi di Carmelo Giuffrida. A cominciare dal suo presidente, Giovanni Leonardi, che vuol fare il sindaco a Mascalucia e intanto è diventato «Articolista», dopo un passato in Mpa. Chi s’è avvicinato al movimento di Raffaele Lombardo è Giuseppe Castiglione, solo omonimo del sottosegretario e leader Pdl ma anch’esso molto noto, già solo per il fatto di essere figlio di Santo — ex presidente dell’Autorità portuale — e componente dell’Assemblea provinciale. Lui, cinque anni fa eletto a Palazzo Minoriti con il Pdl, cerca attualmente consensi per Grande Catania, la civica «stancanelliana» ispirata da Antonio Scavone oltre che dallo stesso Lombardo. Alla «Primavera» di Bianco, invece, ha aderito Tano Di Stefano, ex Lista Musumeci-La Destra.
Con Castiglione e Di Stefano, aspiranti consiglieri catanesi sono l’ex vicepresidente dell’Aula Filippo Gagliano — anche lui «Articolista», dopo militanza con assessorato provinciale in quota pidielle — e Salvo Tomarchio, in corsa per il Pdl come Carmelo Milazzo e Claudio Sgroi. Stesso partito per Matteo Di Mauro che, però, punta alla presidenza della Terza Municipalità, mentre Francesco Cardillo è in competizione per il Consiglio comunale a Giarre, Carmelo Pellegriti a Adrano e il capogruppo Raffaele Strano a Riposto. C’è anche chi, come Leonardi, punta a una «poltronissima» di sindaco: l’Udc Antonio Danubio a Valverde, Enzo D’Agata e Giuseppe Mistretta (La Destra) a Aci Sant’Antonio e Mineo, il Pd Salvo Patanè a Giarre, Edmondo Pappalardo (Pdl) a Trecastagni. Il pidielle Antonio Musumeci, infine, mira all’Assemblea di Mascalucia.
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