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Giarre, senza stipendio da tre mesi: sei operai salgono su ponteggio del Duomo

Sono dipendenti dell'Aimeri Ambiente, società che si occupa di raccolta rifiuti

GIARRE. Sei dipendenti dell'Aimeri Ambiente - la società che ha in appalto la raccolta dei rifiuti solidi urbani nei 14 Comuni dell'area jonica - stamane per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi si sono arrampicati su alcuni ponteggi montati per lavori sul Duomo di Giarre, in provincia di Catania. Due di essi hanno raggiunto uno dei due campanili del duomo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. I sei dipendenti fanno parte di un gruppo di lavoratori dell'Aimeri Ambiente che da più di una settimana manifestano in piazza Duomo per essere pagati.
PROTESTA E BLOCCO DEL TRAFFICO (16.21). Continua a Giarre, in provincia di Catania, la protesta dei dipendenti dell'Aimeri Ambiente - la società che ha in appalto la raccolta dei rifiuti solidi urbani nei 14 Comuni dell'area jonica - contro il mancato pagamento degli stipendi. Ai sei lavoratori saliti stamani per protesta sul Duomo se ne è aggiunto un settimo. Uno di essi è stato colto da malore ed è stato soccorso dal personale del 118. Nonostante l'accaduto non ha però voluto abbandonare la protesta. Inoltre un gruppo di dimostranti ha bloccato la Via Callipoli, arteria che attraversa il paese, bloccando la circolazione stradale. La Aimeri, attraverso l'Ato 1, vanterebbe dai 14 comuni dell'area jonica dal novembre scorso oltre sei milioni di euro.

VERSATA LA SOMMA ALLA SOCIETA'".
"La Joniambiente, questa mattina, con i fondi dei canoni versati da alcuni Comuni, ha provveduto ad effettuare un mandato di 500 mila euro alla società Aimeri. Quest'ultima, però, era obbligata ad anticipare gli stipendi dei mesi di marzo ed aprile agli operatori ecologici. Non averlo fatto ha rappresentato una violazione del contratto". Lo afferma in una nota in merito alla protesta degli operatori ecologici a Giarre il presidente della società Ato Joniambiente Francesco Rubbino.
"Per questo motivo - ha aggiunto Rubbino - abbiamo, per l'ennesima volta, diffidato l'Aimeri ambiente a versare immediatamente gli stipendi dovuti. Ad aggravare la situazione, inoltre, il fatto che ci sono ancora alcuni Comuni, fra cui Giarre, che si ostinano a non pagare le proprie quote". "Ci dispiace - ha continuato Rubbino - per il clima di tensione che si è venuto a creare, di cui non ci sentiamo responsabili. I lavoratori hanno diritto a ricevere lo stipendio, ma non
certamente di andare in escandescenze". "Abbiamo inviato al Prefetto - ha concluso - una lettera descrivendo la difficile situazione di tensione che si è venuta a creare. Il nostro augurio è che tutti i soggetti che si occupano della raccolta dei rifiuti si impegnino a svolgere il proprio ruolo, ed in particolare che Aimeri e Comuni onorino i contratti sottoscritti. Solo così la situazione potrà tornare normale".

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