GIARRE. I 14 comuni di Joniambiente insistono sulla risoluzione del contratto fra Ato e Aimeri, la ditta che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti, i cui operai da due settimana sono in sciopero, avendo ricevuto solo in queste ore lo stipendio di marzo. L’assemblea degli amministratori spera che il servizio venga affidato quanto prima ad un altra società, che garantisca i livelli occupazionani. Diversamente, gli amministratori locali si stanno adoperaranno in modo tale da indirizzare gli operatori ecologici in nuove ditte alle quali affidare l'appalto del servizio di pulizia dei 14 comuni, nelle more della risoluzione del contratto in attesa che l’Ato si affidi ad una nuova società di raccolta. Nel corso del vertice operativo svoltosi in Prefettura è stato deciso di valutare le opportune iniziative a supporto dell'avvio della procedura di risoluzione del contratto da parte dell’Ato con Aimeri. «Il credito al 31 maggio - dice Orazio Colimberti di Aimeri - arriverà a 7 milioni di euro e non si capisce, pertanto, come i Comuni possano incaricare altre ditte senza però sanare i propri debiti. Quanto al protocollo siglato con i Comuni virtuosi Aimeri ricorda che, ad oggi, purtroppo, non hanno sortito gli esiti sperati in quanto Joniambiente ha disatteso gli accordi nel riconoscere i dovuti pagamenti a sei mesi e non a due mesi». Nel Comune di Giarre l'emergenza rifiuti ha raggiunto livelli di guardia tanto da mobilitare la Protezione civile. Per questo motivo il sindaco Teresa Sodano ha istituito una unità di crisi con il compito di monitorare la grave situazione igienico-sanitaria affidandosi a ditte esterne sino a cessata emergenza.
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