CATANIA. Sono diciassette le persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura distrettuale di Catania. La squadra mobile ha arrestato quindici delle persone indagate, mentre due sono al momento irreperibili. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dalla polizia nei confronti di: Antonino Aurichella, di 33 anni, di Catania, già detenuto; dei fratelli catanesi Domenico e Santo Querulo, di 44 e 35 anni, ritenuti ai vertici dell'associazione, residenti a Carpi (Modena); del napoletano Antonio Carbone, di 50 anni, già agli arresti domiciliari; Rocco Saverio Lo Sasso, 64 anni, di Salerno, già detenuto; Federico Sepe, di 37 anni, di Melito di Napoli; Gianpaolo Chianese, 33 anni, di Qualiano (Napoli); Errico Di Palma, di 29 anni, di Napoli, già detenuto; Gaetano Bagnato, di30 anni, di Catania; Giuseppe Bosco, di 35, di Catania; Gennaro Daniele, di 34, di Napoli, già ai domiciliari; Maurizio Feleppa, di 53 anni, di San Leucio del Sannio (Benevento), già detenuto; Concetto Anthony Gagliano, di 23 anni, di Catania; Antonio Parisi, di 42 anni, di Giugliano in Campania, già detenuto; e Giuseppe Soriato, di 41 anni, di Mugnano di Napoli, già detenuto. Tutti sono indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. A Antonino Aurichella e ai fratelli Domenico e Santo Querulo è contestata anche l'aggravante di avere agevolato il clan mafioso Cappello-Bonaccorsi di Catania. A casa di Bosco sono stati trovati 43mila euro in contanti e circa 1,6 chili di cocaina. Agli atti dell'inchiesta della Dda della Procura etnea sono confluite le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Fiorentino. A seguito di indagini e accertamenti la polizia ha compiuto due grossi sequestri di cocaina: 30 chili nel giugno del 2009 e altri sei chili nel dicembre dello stesso anno.
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