Catania

Giovedì 03 Ottobre 2024

Il vescovo di Acireale vieta i funerali religiosi ai mafiosi

CATANIA. Niente funerali per i mafiosi. Seguendo le tracce indicate da papa Francesco e dalla Chiesa di Sicilia, il vescovo di Acireale Nino Raspanti ha annunciato che sabato emanerà un "decreto di privazione delle esequie ecclesiastiche" per chi è stato condannato per reati di mafia in via definitiva. Il provvedimento sarà ufficializzato nel contesto dell'incontro sulla legalità che si svolgerà alle 18,30, nella chiesa di San Rocco di corso Umberto, nel corso del quale è attesa la presenza del ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri e il procuratore capo Giovanni Salvi. "Un provvedimento - spiega monsignor Nino Raspanti - che si richiama alle parole di Giovanni Paolo II nel suo discorso nella Valle di Templi ad Agrigento del 1993, quando il Santo Padre ricordò che la fede esige una chiara riprovazione della cultura della mafia, che è una cultura di morte, profondamente disumana, antievangelica, nemica della dignità delle persone e della convivenza civile". Quello che aspetta il vescovo sarà un fine settimana ricco di impegni, anche perché domenica incontrerà i lavoratori dell'Ipab "Oasi Cristo Re", da sei mesi senza stipendio. "Purtroppo io come autorità ecclesiastica ho solo la possibilità di indicare un membro nel Cda. I miei margini di intervento non vanno oltre il sollecito, ma è comunque mia intenzione sostenere la causa di questi lavoratori». Ra. Mu.

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