CATANIA. "Verifica sui risultati elettorali, ma nessuna resa dei conti. Nel Pdl, non siamo persone così. E poi i cittadini sono stufi di chi litiga, ci chiedono unità".
Il senatore Pippo Pagano si gode la sua isola felice, tra Giarre e Riposto, dove il centrodestra ha vinto e conquistato sindaci. Se il partito ha evitato il "cappotto" in terra d'Etna, lo deve anche ai risultati giunti dai due comuni. "Qui, il risultato è stato brillante. Altrove si poteva fare certamente di più", commenta Pagano. Soprattutto a Catania: "La candidatura di Raffaele Stancanelli era ottima, però avrebbe avuto bisogno di maggiore sostegno. Non parlo soltanto di liste per il Consiglio, ma anche di un difetto di comunicazione. Il sindaco uscente non è riuscito a trasmettere quanto di buono aveva fatto in questi anni".
Malgrado l'esito del voto, niente bocciature per il coordinatore cittadino del partito, Enzo Gibiino, e per quello provinciale, Basilio Catanoso: "Hanno svolto un buon lavoro - commenta il parlamentare - difficile fare di più". Pochi rimpianti per il mancato accordo con gli "Articolisti" di Lino Leanza, Valeria Sudano, Luca Sammartino e Pippo Nicotra: "Hanno scelto un progetto diverso. Non si può inseguire chi vuole andare altrove". Intanto, per recuperare consensi qui come altrove, il Pdl riscopre nome e simbolo di Forza Italia: "E' una cosa che può incidere positivamente, ma non si deve pensare troppo alla frammentazione dei gruppi di centrodestra. Io credo, invece, nelle proposte vere. Che devono essere fatte dalle persone".
L'ex presidente del Consiglio provinciale e assessore della giunta Castiglione invoca "unità e pace" nel Pdl-Forza Italia e nella coalizione, eppure non ritiene che le liti di questi anni nella ex maggioranza di Palazzo degli Elefanti possano avere influito negativamente: "No, solo un problema di comunicazione...". Resta il fatto che ha lasciato non poco perplessi il "ritorno di fiamma" tra Giuseppe Castiglione, Nello Musumeci, Pino Firrarello, Raffaele Lombardo e Raffaele Stancanelli: "In politica, nei momenti importanti, si sta tutti assieme - esclama il senatore Pagano - Le conflittualità esistono per chi vuole farle apparire tali, ma nei momenti di battaglia si diventa un monoblocco". Ripartire dalle sconfitte, dai banchi di opposizione in molte aule consiliari. Mica facile: "Adesso, bisogna tornare a creare entusiasmo tra i nostri elettori - afferma Pippo Pagano - Noi lo abbiamo fatto a Giarre, mettendo su un progetto credibile in tre mesi che era basato su poche, o molte cose comprensibili e realizzabili. Non abbiamo venduto aria". Magra soddisfazione per Stancanelli, che a Giarre sia stato premiato il "suo" ex vicesindaco e assessore al Bilancio. Insomma, sia pure a distanza di qualche decina di chilometri, gli elettori hanno salvato qualcosa dell'esperienza amministrativa del centrodestra catanese: "Non era tutto da buttare. Assolutamente, no!".
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