CATANIA. Fleri, frazione di Zafferana Etnea, un solo impiegato all'ufficio postale a gestire richieste di prelievi e raccomandate, pagamenti di multe e bollette: "E siamo pure fortunati che non abbiamo trovato chiuso...", esclama uno dei "fortunati" in coda. In sala, ad aspettare il turno, residenti e villeggianti. Perché Zafferana, come altre località in terra d'Etna o in riva allo Ionio, è zona "ad alta densità" turistica in periodo estivo. Ci si aspetterebbe, quindi, di trovare più personale alle Poste. Invece, no: "Noi garantiamo il presidio e il mantenimento degli orari, contemperando questa esigenza con il diritto dei lavoratori alle ferie, ma non è possibile un potenziamento degli uffici in zona turistica per il semplice motivo che non si può ricorrere a contratti stagionali in casi come questi", spiega Maria Grazia Lala, responsabile della comunicazione per la Direzione regionale delle Poste.
Esclusa, quindi, la (beneaugurata) eventualità di imbattersi in qualche impiegato in più agli sportelli, bisogna invece confidare - come l'utente in fila a Fleri - di non trovarsi dinanzi al cartello "chiuso per ferie". Le Poste, comunque, assicurano che "il programma di razionalizzazione estivo a Catania e provincia, come altrove, è talmente ben articolato da non incidere sul servizio". Escluso, peraltro, che qualche dipendente possa essere temporaneamente trasferito da uffici "non turistici" per dare man forte ai colleghi nelle aree più popolate in questo periodo dell'anno: "Improbabile che ciò avvenga, benché esista una grande mobilità del personale in ambito provinciale", la replica "ufficiale".
Bisogna munirsi di pazienza, dunque, prima di recarsi all'ufficio postale. Non solo a Fleri. Che, però, merita un discorso a parte perché rappresenta un ufficio "riconquistato" dopo anni di chiusura causa rapine e assalti al Postamat che avevano persino messo in discussione la sopravvivenza della filiale. Ancora la scorsa estate, lucchetti al cancello di quegli sportelli dopo l'ultimo blitz dei "soliti ignoti" che avevano sradicato e portato via la cassa continua, murata nel muro esterno. Le Poste avevano promesso la riapertura, dopo alcuni correttivi alle misure di sicurezza e di videosorveglianza. Così è stato, anche se dopo lunga attesa: insomma, "siamo pure fortunati che non abbiamo trovato chiuso...".