CATANIA. Un detenuto, durante una udienza di un processo nel Tribunale di Messina, si è ferito per protesta con una lametta da barba che teneva nascosta in bocca. E' accaduto ieri e renderlo noto è il segretario generale aggiunto dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp) Mimmo Nicotra. L'uomo, un italiano di 50 anni, prima che potesse ferirsi più gravemente, è stato bloccato dagli agenti di Polizia Penitenziaria, che lo hanno trasportato d'urgenza nel più vicino Pronto Soccorso. Il detenuto è stato medicato ed è rientrato nel carcere di Gazzi. Nicotra sottolinea come "simili episodi si registrano sempre più frequentemente nelle patrie galere e più in generale nel sistema penitenziario italiano"."E' evidente - prosegue il sindacalista - che il perdurare di una così elevata carenza di organico presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti di Messina potrebbe per il futuro non assicurare tempestivi e risolutivi interventi a tutela della sicurezza pubblica quando a minarla sono detenuti che destabilizzano l'assetto organizzativo delle scorte che sempre più frequentemente si riduce ai minimi termini con personale e mezzi insufficienti". "In conclusione - ribadisce Nicotra - se il Dipartimento amministrazione penitenziaria non adotterà urgenti interventi con nuovo personale e nuovi mezzi, richiesti da sempre dall'Osapp, forse ci dovremo abituare sempre più spesso a simili episodi, che hanno oltretutto l'effetto deleterio di minare inevitabilmente l'ordine pubblico e con esso la sicurezza sociale".
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