Catania

Giovedì 28 Novembre 2024

Crac al Comune di S. Maria di Licodia, rischio mobilità per i dipendenti

SANTA MARIA DI LICODIA. Con il comune in dissesto finanziario il personale dipendente guarda con preoccupazione al proprio futuro. Così a Santa Maria di Licodia si è tenuta, all'interno dell'aula consiliare, una assemblea sindacale alla quale hanno partecipato, oltre ad una trentina di dipendenti, Paolo Pinnale, sindacalista dalla Uil, Vincenzo Maccarrone della Cisl, Giovanni La Malfa della Confsal e Salvatore Spitaleri della Csa. Preoccupati i dipendenti comunali sul loro futuro dopo la proclamazione del dissesto avvenuta lo scorso 1 marzo, visto che su 57 dipendenti comunali, quattro dipendenti potrebbero essere soggetti alla mobilità: considerato che due andrebbero comunque in pre-pensionamento, il problema resterebbe per altri due lavoratori.

Per salvaguardare il proprio posto di lavoro sono state esaminate dall'assemblea delle proposte: in primis è stata valutata la possibilità di attuare il cosiddetto contratto di solidarietà, vale a dire diminuire le ore lavorative mensile da 154 ore a 144 ore mensili; ancora un'altra proposta quella dell'abbattimento dei fondi Fes 2013 in modo tale da coprire a livello di emolumenti tutti i dipendenti. Proposte non ritenute congrue dalla assemblea; adesso prossimo obiettivo è quello di aver un incontro con l'amministrazione comunale.

Intanto prosegue celermente il lavoro dei componenti della commissione straordinaria di liquidazione,composta da Luigi Albino Lucifora, Giuseppa Sciara e Concetta Felice, commissione indicata dal Ministero dell'Interno. I tre commissari straordinari dovranno provvedere all’amministrazione della gestione e dell'indebitamento pregresso, pari a quasi undici milioni di euro, adottando tutti i provvedimenti per l'estinzione dei debiti contratti dal comune etneo.

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