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Catania, in mare aperto tutti i reflui del Canale di gronda

CATANIA. Dal primo di agosto entrerà in funzione il sistema che consentirà, in caso di pioggia, di convogliare a 270 metri dalla costa, dove la profondità è di trenta metri, i primi dieci minuti di acqua piovana raccolta nel canale di gronda. Se la pioggia dovesse continuare, si riattiverà automaticamente lo scarico sottocosta, in uso ormai da dodici anni, quando è stato messo in funzione il collettore. Lo ha annunciato il sindaco Enzo Bianco nell’ambito delle iniziative con le quali l’amministrazione intende valorizzare la propria vocazione turistica. In questo senso la pulizia delle coste e la balneabilità delle spiagge rappresentano un patrimonio che va protetto.
Qualche tempo fa i bagnanti di un lido della Plaja avevano notato emergere schiuma nello specchio d’acqua dove si trovavano. La verifica ha portato alla scoperta che i reflui erano stati trascinati dall’acqua piovana di un temporale abbattutosi sulla zona pedemontana dell’Etna.
Dal prossimo mese, il sistema consentirà di convogliare le acque più inquinate in mare aperto, grazie alla entrata in funzione di una condotta sottomarina collegata con il Canale di gronda tra via Teseo e via Acicastello.
«Si tratta - dice l’assessore Bosco - di un risultato significativo ottenuto utilizzando tecnologie all'avanguardia. I lavori a terra saranno ultimati dopodomani. Quelli in mare, riprenderanno il primo ottobre, quando sarà posato il tratto conclusivo della condotta». Si tratta di un tubo d’acciaio di circa 50 metri. Una volta completata, dunque, la condotta sottomarina sarà lunga 320 metri.

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