Catania

Giovedì 28 Novembre 2024

Catania, il nuovo prefetto Federico: «È un onore tornare nella mia terra»

CATANIA. Il nuovo prefetto di Catania, si chiama Maria “Guia” Federico. Intervistata ieri al telefono mentre è ancora a Prato, esordisce sottolineando proprio come il secondo nome sia uguale a quello di Guia Jelo, attrice catanese che le piace tanto.
Quindi comincia a raccontarsi ricordando la presenza a Catania come Disaster Manager per due esercitazioni Sot (post-terremoto) di Protezione civile. «È un grande onore tornare nella mia terra da prefetto – dice subito - soprattutto, sarà una gran soddisfazione fare qualcosa di positivo per la mia gente».
Confessa di sentirsi ormai apolide - nata a Palermo nel ‘56, tiene famiglia a Ravenna (dove ha cominciato la carriera in prefettura e dove ancora vivono marito e figlia), è stata prefetto vicario a Messina e Ancona, e quindi prefetto a Prato – ma sottolinea il suo legame fortissimo con la Sicilia e non nasconde la felicità di poter vedere così più spesso l’anziana madre novantenne e i familiari che vivono da sempre a Palermo. Disoccupazione a livelli altissimi (soprattutto quella femminile), lavoro nero, disagio sociale diffuso. Lo scenario che la provincia etnea spalanca al neo prefetto Federico è sicuramente uno dei peggiori degli ultimi decenni. Ma lei sembra non perdersi d’animo e si dice pronta ad avviare un dialogo proficuo con le istituzioni e, soprattutto, a “fare rete” per individuare e risolvere in squadra le tante emergenze. Il primo passo lo ha già fatto: è stata lei a telefonare al sindaco Bianco, venerdì, non appena ha avuto conferma del suo incarico. «Ci vedremo presto per fare il punto della situazione. A Catania vorrei portare l’esperienza pratese: un grandissimo lavoro di squadra, in sinergia con enti territoriali, sindacati e associazioni di categoria».
Un Patto per Prato Sicura (città con 117 etnie e la più grande comunità cinese d’Europa) sarà siglato proprio oggi alla presenza del Ministro Cancellieri: prevede controlli nelle ditte che coinvolgono Forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Inail, Inps e Asl.
Prestissimo l’insediamento a Catania. Quindi qualche giorno di relax nella casa di famiglia in campagna, nel messinese tirrenico. Poi si torna a lavorare.
In attesa di mettersi al servizio della comunità di Catania e della provincia etnea.

leggi l'articolo completo