CATANIA. Con 14 aerei che avranno base stabile nell’isola – 8 a Catania, 6 a Palermo – Alitalia ha confermato ieri al sindaco di Catania Enzo Bianco come, nel nuovo piano industriale dell’azienda, la Sicilia sia una «opportunità». D’altra parte, come documentano i dati traffico 2012 pubblicati dall’Enac nel marzo scorso, la tratta Catania-Roma è la più trafficata d’Italia con oltre 852 mila passeggeri l’anno (segue la Roma-Catania con oltre 848 mila utenti): quindi per l’ex compagnia di bandiera è oltremodo «allettante» investire sullo scalo etneo. Semmai sarà necessario da parte di Alitalia rivedere la politica dei prezzi che oggi, con la scomparsa di Wind Jet, penalizza i siciliani e la loro inevitabile domanda di mobilità (e scoraggia i turisti last minute, quando i prezzi sono a tre cifre).
Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia, ospite ieri in Municipio del sindaco Bianco - che ha coinvolto i principali stakeholders del comparto turistico della Sicilia orientale - ha poi aggiunto: «La presenza di Alitalia nell’isola sarà solida: a Catania avrà base la squadra di tecnici manutentori e una struttura commerciale di riferimento e di gestione che lavorerà per migliorare la qualità dei servizi ai siciliani e ai viaggiatori in arrivo sull’isola». Con Del Torchio era anche Laura Cavatorta, direttore AirOne, che ha anticipato come, rispetto ai tre paesi europei serviti oggi, il vettore passerà nell’estate 2014 a servirne dieci, sempre dalla Sicilia (la Cavatorta non ha però specificato se dallo scalo di Fontanarossa o Comiso).
Fra le novità comunicate da Del Torchio, il taglio del 50% sul costo del biglietto per chi viaggia per motivi di salute e va a farsi curare fuori dalla Sicilia. Spiega Bianco: «Avevamo chiesto delle rotte internazionali di medio raggio e posto il problema, insieme ai rappresentanti del territorio, del costo del biglietto, chiedendo di ridurre le tariffe massime. In autunno mi farò promotore di un incontro tra Alitalia e il presidente Crocetta anche per lanciare la battaglia sulla ‘continuità territoriale’, che darebbe la possibilità ai siciliani di viaggiare in aereo a costi contenuti come fanno i sardi». All’incontro erano presenti, fra gli altri, i sindaci di Siracusa, Taormina, Acireale e Lentini; Pagliaro (CamCom Ct); Bonaccorsi (Confindustria); Torrisi (Federalberghi); Mancini (Sac); Bevacqua (Uftaa), Mazzaglia (Parco Etna) e gli assessori comunali Girlando e Scialfa.
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