Catania

Giovedì 28 Novembre 2024

Acqua, ritardi di Sidra e Acoset: aziende in attesa di 3,5 milioni

CATANIA. Ammonta a oltre 3,5 milioni di euro il credito che alcune aziende acquedottistiche di Catania – socie di Confindustria – vantano nei confronti di Sidra e Acoset, le municipalizzate che gestiscono il servizio pubblico di captazione, adduzione e distribuzione di acqua sia per uso civile, nelle abitazioni, che per uso irriguo e industriale. I centri urbani interessati dalle due società sono la città di Catania (Sidra) e i comuni della fascia pedemontana sud-ovest (da San Gregorio ad Adrano) per i quali potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi qualche rischio nell’erogazione del servizio, proprio per il grave stato di difficoltà economica in cui versano le casse degli acquedotti. Senza contare che, il dissesto economico cui sembrano condannate dal mancato saldo di forniture recenti e passate, potrebbe avere dolorose conseguenze anche sui livelli occupazionali dei dipendenti degli acquedotti. Oltre al mancato rispetto del piano di rientro 2012 (saldato solo in parte) c’è infatti il ritardo nei pagamenti delle forniture idriche correnti. Una situazione davvero preoccupante sotto molti profili (servizio pubblico e occupazionale) che ha convinto i vertici delle aziende acquedottistiche a scrivere sia al Prefetto di Catania, Maria Federico – che si insedierà nei prossimi giorni - che al presidente della Regione Crocetta. Sidra e Acoset, tra l’altro, sono considerate dalle banche a «elevato rischio solvibilità», quindi le aziende acquedottistiche, per continuare a fornire il servizio e coprire i costi di gestione, hanno fatto ricorso in questi mesi a fidi bancari molto onerosi. Nel sollecitare l’intervento del prefetto e delle amministrazioni comunali, le aziende sollecitano i pagamenti «altrimenti – scrivono - non saremo più in grado di anticipare le somme occorrenti per l’attingimento e la fornitura d’acqua».

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