Catania

Giovedì 28 Novembre 2024

Catania, al Comune prime incrinature sulle presidenze delle commissioni

CATANIA. Passata la festa per la «prima», il Consiglio comunale rischia ora lo scontro sulle presidenze di commissione. Insomma, l’intesa istituzionale tra maggioranza e opposizione potrebbe già saltare dopo la controversa prova di venerdì sera. L’accordo, infatti, aveva retto bene sul nome di Francesca Raciti, eletta alla guida dell’Aula malgrado quattro franchi tiratori, ma scricchiolato pesantemente sui vicepresidenti, perchè l’«Articolista» Sebastiano Arcidiacono, e il pidielle Tuccio Tringale, entrambi ex Mpa, avevano contato ben tredici «cecchini» nel segreto dell’urna. Manlio Messina, capogruppo Pdl, avverte: «Nella scelta di Francesca Raciti è stato decisivo il dialogo tra il nostro gruppo e l’area Bianco, mentre è abbastanza evidente come Articolo 4 e Megafono puntassero su Sebastiano Arcidiacono. In quel ragionamento con Bianco, abbiamo concordato che quattro presidenze di commissione vadano al centrodestra. Inevitabile che, tra queste, ve ne sia pure qualcuna politicamente più pesante come Bilancio o Lavori pubblici». Questa, però, non è la «versione» di Carmelo Nicotra - ormai prossimo, come dice lui stesso, alla nomina a capogruppo di Articolo 4 - e di Erika Marco, in corsa con Ersilia Saverino e Daniele Bottino per la leadership del Megafono a Palazzo degli Elefanti. Carmelo Nicotra, ex Pd, dichiara: «Lo spirito di venerdì sera terrà anche alle prossime prove, sono certo che il centrodestra farà opposizione costruttiva. Qualche commissione, come in passato, andrà all’opposizione ma non quelle ”chiave”. Cioè Bilancio, Lavori pubblici o Commercio. Ad esempio, sarà loro la ”Statuto”». L’esponente di Articolo 4, poi, ammette come il suo movimento non sia da considerarsi organico al centrosinistra: «A Palazzo degli Elefanti siamo con Bianco, altrove (ad esempio a Mascalucia, ndr) stiamo purtroppo con il Pdl». Dalla Lista Crocetta-Il Megafono, Erika Marco ricorda: «Anche in passato, a Lanfranco Zappalà andò la ”Statuto” in quanto esponente di minoranza». Quindi, aggiunge: «Le commissioni-chiave le teniamo noi. Fu così, d’altronde, anche nella precedente consiliatura quando era il centrodestra in maggioranza. Al di là degli schieramenti, comunque, lavoreremo bene insieme perchè tutti hanno a cuore l’interesse della città». Sul voto per l’Ufficio di Presidenza, infine, commenta: «Qualche mal di pancia era inevitabile, visto che è stato fatto tutto all’ultimo minuto». 

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