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Catania, sovrannumero e personale non qualificato: sequestrata casa di riposo

CATANIA. Dodici persone invece di nove, il 50 per cento delle quali allettate, in una struttura non idonea anche se provvista delle necessarie autorizzazioni. È la casa di riposo privata per anziani nella zona nord di Catania sequestrata da carabinieri del Nas del capoluogo etneo nell'ambito di controlli disposti dal ministero della Salute. Militari dell'Arma hanno denunciato per abbandono di incapaci la titolare della struttura e dato due settimane di tempo per trovare una nuova sistemazione agli anziani ospiti della casa di riposo, sotto il controllo degli assistenti sociali del Comune di Catania e la vigilanza di carabinieri del Nas.


Nell'ambito dell'ispezione, i carabinieri hanno rilevato la mancanza di personale qualificato per l'assistenza sanitaria e sociale, il mancato rispetto dei requisiti strutturali organizzativi (impianti sanitari non conformi all'uso dei disabili, mancato abbattimento delle barriere architettoniche, assenza di climatizzatori nelle stanze e finestre prive di zanzariere) e che la somministrazione dei farmaci avveniva tramite bicchieri di plastica nominativi logori ed insudiciati, impilati uno sull'altro e contenenti le compresse sfuse da somministrare.


Il titolare della comunità è stato denunciato all'Autorità giudiziaria, tra l'altro, per abbandono di persone incapaci, ai sensi dell'articolo 591 del Codice penale, che prevede una pena massima di cinque anni di reclusione. Il Nas ha proceduto al sequestro preventivo della struttura, mentre gli ospiti, a cura dei Servizi sociali comunali, saranno trasferiti (entro 5 giorni) presso altre idonee strutture socio-assistenziali o presso le famiglie d'origine.

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